Diario astrologico, 11 febbraio 2016
Il ritorno dal mio viaggio in India, ha creato sensazioni inaspettate. Spesso non serve sapere in anticipo i propri transiti, anch’io che è da tanti anni che mi occupo di astrologia, non sono mai stata salvata, da tale consapevolezza anticipata. Può servire durante, perchè ci aiuta ad attraversarli.. ma prima no, prima quel tipo di energia o vibrazione, non essendo ancora giunta, non ci appartiene ancora, e non la possiamo percepire nè comprendere.
Avevo previsto, anche se mi sembrava impossibile ai miei occhi e alla mia anima in corsa, un arresto, una sosta, un movimento di rallentamento. Un brusco atterraggio dentro dei limiti e confini stretti dopo il mio ritorno in città e alla realtà quotidiana, dalla luce, i colori, le danze e le scoperte che ho fatto in quel paese incredibile di nome India. Le varie risposte datomi dal cielo per questo riavvolgimento del nastro, le ho identificate con un simbolo in particolare: Saturno Sagittario, che mi ha fatto sentire ancora di più la sete di ricerca interiore in questi ultimi mesi, tramite sia il viaggio della mente, sia il viaggio verso nuove forme di pensiero, ma che ora si è posizionato in una bella situazione di quadratura e opposizione rispetto al mio Marte in Pesci e Venere in Gemelli. Eccomi qui dunque stritolata nel limite, nella frustrazione nervosa, nel rivedere i rapporti personali e alcune stanchezze dovute ai cambiamenti interiori: eccomi ancora alle prese con Saturno – il maestro del karma, che da qualche luogo e angolazione che non conosco, vuole insegnarmi ancora qualcosa.
Questo a livello personale, ma a livello collettivo noto imponente l’avanzata di un cielo che mi ricorda, anche se con tematica differente, la grande croce dei segni cardinale di questi ultimi anni (Plutone Capricorno, Urano in Ariete e Marte in Bilancia dell’anno scorso), ora però la grande croce riguarderà i segni mobili Pesci, Gemelli, Vergine, Sagittario, la grande croce della comunicazione.
Questi mesi saranno a parer mio, un portatori di grandi consapovolezze interiori, ma anche di grandi sentimenti di costrizione e impossibilità di planare liberi come vorremmo. Non ancora perlomeno, ma forse questo rallentamento, ha lo scopo di rafforzarci le ali e comprendere pienamente la direzione del volo per non bruciarci le ali come Icaro. Nettuno in Pesci a breve formerà una quadratura con l’amico Saturno in Sagittario, ed entrambi quadreranno a loro volta, Giove nel segno della Vergine. Abbiamo dunque tutti i segni legati al movimento e alla nostra possibilità di comunicazione, interna con le nostre parti scisse per prima cosa, e poi esterna con le nostre relazioni. Questi pianeti si interfacceranno tra di loro, e non senza attrito.
Questo accade quando si deve fare un salto evolutivo, o per dirla in maniera più semplice, quando si deve saltare oltre quello in cui ci troviamo immersi, e mutare qualcosa del nostro modo di percepire la realtà che ci circonda, per rimettere insieme altre connessioni, che ci permetteranno altre soluzioni, che nel momento della “crisi” non vediamo.
I segni della visione per eccellenza, Pesci e Sagittario, si trovano uno di fronte all’altro in un profondo dibattito di intenzioni: Nettuno in Pesci ci sta spingendo con tutte le sue forze a dissolvere ogni condizionamento e attaccamento ai bisogni egoistici, e Saturno in Sagittario ha la tendenza a infuocare gli animi di idee spesso fin troppo utopiche, missioni e dogmi, la tipica impazienza dettata dal fuoco, o rigidità, mossa in questo caso da Saturno con cui si trova a braccetto. Questi due mondi a confronto saranno a loro volte temperati da Giove in Vergine, che cercherà di farci ascoltare il corpo e il suo limite terreno, e anche Giove, abituato a ottenere sempre grandi e allettanti promessi e ingordi banchetti, dovrà subire un assesto e un brutale confronto con l’ordinaria a discapito dello straordinario e la pazienza, nel concreto segno di Terra della Vergine.
A parte il nostro Nettuno, a suo agio nel domicilio Pesci, per gli altri due segni, sembra ci sia solo fatica e privazione. Ma tutto questo non è vero, io credo che questa posizioni di quadratura, che andranno avanti per quasi tutto il 2016 alternate e non consecutive, vogliano lavorare sulla nostra capacità autentica di rafforzare il nostro animo, e soprattutto per non spingerci nell’incoscienza massima è non cadere dentro il paradiso di illusioni, che spesso promette Nettuno, con il suo lato oscuro, quando ancora non siamo abbastanza integrati, per poter davvero comprendere il suo significato più alto: l’amore e la compassione per tutte le cose, l’assenza di divisione tra noi e l’altro – tra noi e un’altra razza – tra noi e un’altra etnia – tra noi e semplicemente tutte le cose che ci circondano. Tra noi e le persone che non sopportiamo…. saremmo pronti ora, ad amare queste cose incondizionatamente come parte di noi? Come se davvero non ci fosse nessuna linea di demarcazione?
Forse l’umanità, e noi per primi, non è ancora in grado di avanzare questo passo, anche se si sta muovendo da tempo in questa direzione, e così semplicemente il cielo riflette il punto in cui siamo nè più nè meno. Noi con i nostri pezzi di anima evoluti che si sentono già guri della vita e con gli altri pezzi che invece ancora hanno bisogno di essere accuditi come bambini e con altri pezzi ancora, che vagano e chiedono conferme al di fuori, o che vorrebbero scrollarsi tutto, ma senza aver costruito le basi della cosiddetta, alternativa.
Questa è la fatica in genere richiesta da Saturno, la giusta maturazione di tutte le parti di noi ed è quella dettata dal tempo, che pare rallentare, ma è solo una falsa percezione. Il tempo in verità è quello necessario a fortificare l’anima a costruirsi una vera autonomia non più basata sull’esterno, ed è tutto il tempo necessario che ci occorre per sviluppare una vera visione non dettata dalle nostre parti infantili. Una visione che potrà essere così portata nel mondo reale e concretizzata senza rimanere sogno o utopia, e non vissuta come fuga.
E’ sempre sottile il confine tra l’approdo a una vera integrità spirituale, rispetto al nascondersi dentro ai credo che non ci appartengono totalmente, al riparo dentro idee o preconcetti perchè la vita o i rapporti ci hanno deluso senza farci mettere davvero in gioco in prima persona. Giove in Vergine ci richiama al corpo, il corpo come specchio della nostra anima, alla salute e all’attenzione a quel nostro equilibrio con esso, perchè siamo creature terrene ancora, finchè siamo qui, e Nettuno in Pesci e Saturno in Sagittario, ci spingono a portare dentro e coltivare con costanza e perseveranza il sogno di cambiamento che stiamo cominciando a intravedere, per noi stessi, e per la nuova era che si sta sempre più espandendo nelle coscienze.
“Qualunque sia la sua forma, una crisi è un tentativo di demolire una vecchia struttura, basata su delle conclusioni false, e quindi sulla negatività- Incrina inveterate abitudini ormai cristallizzate, in modo che la crescita dell’individuo, possa riprendere. Una crisi demolisce e distrugge, il che è temporaneamente doloroso, ma ogni trasformazione sarebbe impossibile senza di essa.
Le crisi sono necessarie perchè la negatività umana forma una massa stagnante, che ha bisogno di essere rimessa in movimento per essere dissolta. La trasformazione è una caratteristica integrante della vita, dove cè vita, c’è continuo mutamento. Solo coloro che vivono nella paura e nella negatività, percepiscono il cambiamento come qualcosa contro cui resistere. Costoro lottano contro la vita, e la sofferenza cala sempre più su di loro. Questo vale sia per lo sviluppo dell’individuo in senso generale, sia per i vari processi specifici.” ( Eva Pierrakos)
L’onda, di Gustave Courbet
2 risposte
bellissima.letta al termine di questo anno è rivelatrice di cosa è successo
Ciao Mara… sai che è vero? E’ tanto che non rileggevo questo post.. ed è bello rileggerlo dopo. Dopo che si ha attraversato un pezzo di mare. Un abbraccio a te e grazie di avermi dato la possibilità di riguardarlo.