Il segno del Capricorno e il suo mito
Numerosi personaggi mitologici ci possono illustrare il viaggio del Capricorno. Il vecchio titano Saturno, è solo uno dei tanti, ma possiamo riassumerli tutti dicendo che questo segno del solstizio d’inverno, che comincia con il giorno più corto dell’anno nell’emisfero settentrionale, è legato AL MITO E AL MISTERO DEL PADRE.
Ora, il Padre è una figura piuttosto complessa, che non significa soltanto il papà o il babbo. Vediamo spesso che l’infanzia del capro è pesantemente marcata, talvolta addirittura segnata, da una diffcile, intensa o molto complicata relazione col padre. Talvolta ciò significa la perdita del padre e il doversi assumere responsabilità di tipo paterno molto presto nella vita. Talvolta il Capricorno ha un padre severo e distante, oppure debole e instabile. Talvolta ne ha un’immagine molto idealizzata, modello evidente in molte donne del segno che ricercano a lungo questo padre adorato e idealizzato, spesso sposandosi giovani con uomini che possono interpretare il ruolo paterno.
Talvolta il padre è una figura prestigiosa con cui il bambino Capricorno sente che non potrà mai competere, o il cui amore sembra difficile da ottenere.
Quali siano le circostanze, il padre è UN MISTERO, una SFIDA e spesso un problema da risolvere. Per questo i primi trent’anni di vita del Capricorno sono spesso difficili. Molti nati in Capricorno cercano in quegli anni di ribellarsi al padre o di essere all’altezza delle sue aspettative. Ma, indipendentemente dal tipo del padre, la relazione con questa figura è quasi sempre complicata.
Sembra che solo nell’età adulta il Capricorno si renda conto in un senso profondo che DEVE DIVENTARE PADRE LUI STESSO.
Le qualità di FORZA, CONTROLLO, VOLONTà, PROTEZIONE, STABILITà sono tutte cose che non si possono trovare in qualcun altro, in un lavoro, o nelle braccia avvolgenti di qualche grossa ditta gerarchica, verso cui tanti Capricorno sono inizialmente attratti. Queste qualità, che sono qualità associate al simbolo del Padre, devono essere COSTRUITE INTERNAMENTE con fatica e lentezza.
C’è un’altra figura mitica che dobbiamo aggiungere al Capricorno, ed è quella del BODHISATTVA. Alcune scuole orientali del Buddhismo considerano due tipi di anime illuminate : i Buddha e i Bodhisattva. Il Buddha raggiunge l’autorealizzazione o illuminazione e rimane nello stato mistico di unione col tutto, mentre Bodhisattva, dopo aver raggiunto le porte del divino, torna indietro e vede il resto dell’umanità che soffRe e fatica nell’oscurità. Come il Buddha, potrebbe rimanere nel suo regno meraviglioso di unione con la Luce, ma sceglie volontariamente di tornare indietro nel denso e oscuro mondo della vita ordinaria, al fine DI AIUTARE quelli che vi sono ancora imprigionati. Soltanto quando questi sono liberi egli si sente libero di lasciare la prigione che si è imposta.
E’ un simbolo profondo, e ritrae il vero destino del Capricorno. Qualunque sia la vetta che cerca (materiale, spirituale o tutte e due le cose) NON Può RIMANERE SULLA CIMA. Deve scendere di nuovo nel mondo perchè le sue CAPACITà SONO NECESSARIE, anche se forse non avrà più bisogno di mantenere quel particolare lavoro o impegno.
Questo insegnamento orientale sul Bodhisattva si riflette anche in molti aspetti dell’insegnamento cristiano. E non è una coincidenza che noi celebriamo la nascita di Cristo il 25 dicembre, quando il sole è in Capricorno. In molti insegnamenti religiosi pagani, il dio-sole è sempre nato in Capricorno, perchè egli è un redentore che si offre VOLONTARIAMENTE di incarnarsi nel duro e doloroso mondo dei mortali per aiutarli a sollevarli verso la Luce.
Forse è un’immagine troppo affascinante per molti Capricorno, lavoratori indefessi che non hanno maggiori ambizioni di un piccolo lavoro autonomo per mandare avanti la famiglia. Ma da qualche parte, in ogni Capricorno, c’è UN SEME di questa figura molto più antica della cristianità, figura che sceglie di sua volontà di rimanere nel peso e nelle restrizioni e della vita ordinaria e delle responsabilità al fine di cambiare le cose solo un poco e di lasciarle appena più migliori e più vive.
Il capricorno nella sua raffigurazione astratta come animale mitologico (interamente caprino, molto spesso metà capra metà pesce)
estratti da testi di Liz Greene
Il Capricorno e il simbolismo cromatico
Capricorno – Blu scuro – Nero – Marrone
Segno Cardinale – Elemento Terra – Domicilio di Saturno
Con il Sagittario l’uomo ha scoperto la fede e la profezia e deve riorganizzare una società che sia molto più consapevole.
Nel Capricorno c’è la riorganizzazione di tutta l’esperienza umana spogliata di quello che non serve e che non è permanente, e c’è una spasmodica ricerca di conservazione delle grandi verità nel tempo, il più a lungo possibile.
Saturno impregna il segno del Capricorno don la sua salutare disciplina ce porta il soggetto nel profondo blu dl dolore e del sacrificio per costruire con solida fermezza la struttura del suo Io. Il verde della sua cosa di pesce, sta ad indicare proprio questa costanza vitale.
Il Capricorno, nella sua profonda solitudine spirituale immersa nel blu di un cielo notturno, arranca a fatica su una ripida roccia marrone. IL marrone è il colore della terra. Questo colore ha dentro di sè l’ocra rosso e il giallo spente dal nero: è un rosso e giallo, reso più scuro. Nel marrone la forza vitale del rosso è spezzata dall’oscuramento. Kandisky dice ” Il rosso suona come un borbottio appena percettibile”.
La terra è marrone inevitabilmente, ma possiamo immaginare al di sotto dell’apparenza le potenzialità del rosso e del giallo.
Il colore marrone della terra partecipa dell’archetipo della grande Madre, come il blu. Il simbolismo tellurico ha un carattere materico e si lega alla nascita delle forme. Sia l’acqua che la terra, appartengono all’archetipo materno e psicologicamente alle dimensioni dell’inconscio, del suo potere vitale e fecondo, quale giacimento di energie e impulsi vitali.
La terra e con essa il colore marrone, è sinonimo di diversificazione dalla psiche collettiva.
Questa è la valenza del segno del Capricorno, che arriva alla Decima Casa davanti alle porte del suo destino, dove sceglierà la sua reale dimensione elettiva, in un ponte di lancio verso il divino. La realizzazione dell’essere è sempre sotto Saturno che decide e rappresenta la legge del tempo e dello spazio.
Dipinto originale di Luisa Penasa
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3 risposte
❤
Grazie
Meraviglioso