Oggi mi concedo un po’ di Spleen…. VENERE in PESCI quadrata a SATURNO in SAGITTARIO.. e MARTE congiunto a CHIRONE in Pesci. mi vanno a toccare un po’ di cose nel mio Tema Natale e toccano anche a livello collettivo la sfera delle emozioni, a volte un po’ faticose (Saturno).
Tutta quest’acqua Pescina ci avvolge, ma io dico, almeno per oggi.. solo per oggi fermiamoci qui. A volte si può anche non sforzare ..non spingere.. Il richiamo in alcuni momenti è come quello delle sirene di Ulisse e mi lascio fluttuare un po’ “nell’ombra” dei Pesci.. quel misto di malinconia e misticismo, passività e indolenza, pigrizia e apatia così avvolgente e tentatrice da farti credere di poter giacere lì per sempre, in quella pozzanghera che ti va stretta perchè hai bisogno dei mari limpidi e infiniti, ma che in certi giorni grigi è il tuo unico rifugio da cui non vuoi essere spostato nè richiamato alla realtà.
Non ne vuoi sapere perché ha preso il sopravvento il Pesci lamentoso che vuole stare lì dov’è a lamentarsi ancora un pochino.
E allora stai pure ….. basta che sei tu a deciderlo in modo cosciente e non lo stai subendo. Prova a CONCEDERTELO non in modo vittimistico ma attivo e a essere meno severo con te… sei tu a voler stare ancora un po’ a prendere fiato prima di buttarti nel mare aperto della vita non c’è nulla di male.
Non scordarti mai che sei sempre tu che guidi la nave, anche se la fermi momentaneamente in un porto, non saranno le stelle in cielo a decidere e nemmeno qualcun altro al di fuori di te. Le stelle, l’Universo e la conoscenza profonda dell’Astrologia ci aiuta a posizionarci meglio con esso e a capirne i suggerimenti e a guardarci dentro con onestà e chiedersi a che punto si è.
A questo punto puoi decidere tu e rallentare, aumentare il passo o fermarti per una sosta.
MERCURIO retrogrado in ACQUARIO opposto anche a GIOVE retrogrado in LEONE, ci spingono anch’essi a rallentare il ritmo fuori, per guardarci dentro in attesa dello sbocciare della primavera. Quando questi pianeti riprenderanno il loro moto diretto ( Mercurio l’11 febbraio e Giove l8 aprile), sarà il tempo di andare più veloci e mettere in pratica nel mondo reale i pensieri sognanti, apparentemente poco pratici e inconcludenti di ora. E’ la nostra mente che li reputa e giudica così, in verità la reverie…le fantasticherie…l’ispiraz ione..e il lasciarsi fluttuare tra i nostri due mondi (coscienza-sogno), spesso ci conduce per VIA DIRETTA alle nostre intuizioni più profonde e al fare pace con noi stessi e la fretta cosciente di cui la mente iperattiva sembra non poter fare a meno.
Ricongiungiamoci anche al mondo delL’inconscio e del sogno, velato, nascosto e misterioso che è proprio lì al di sotto della coscienza…e per giungerci dovremmo farla tacere un pochino.« Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve
schiaccia l’anima che geme nel suo eterno tedio,
e stringendo in un unico cerchio l’orizzonte
fa del dì una tristezza più nera della notte,
quando la terra si muta in umida cella segreta
dove sbatte la Speranza, timido pipistrello,
con le ali contro i muri e con la testa nel soffitto marcito;
quando le immense linee della pioggia
sembrano inferriate di una vasta prigione
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,
furiose ad un tratto esplodono campane
e un urlo lacerante lanciano verso il cielo
che fa pensare al gemere ostinato
d’anime senza pace né dimora.”
Charles Baudelaire
Tutta quest’acqua Pescina ci avvolge, ma io dico, almeno per oggi.. solo per oggi fermiamoci qui. A volte si può anche non sforzare ..non spingere.. Il richiamo in alcuni momenti è come quello delle sirene di Ulisse e mi lascio fluttuare un po’ “nell’ombra” dei Pesci.. quel misto di malinconia e misticismo, passività e indolenza, pigrizia e apatia così avvolgente e tentatrice da farti credere di poter giacere lì per sempre, in quella pozzanghera che ti va stretta perchè hai bisogno dei mari limpidi e infiniti, ma che in certi giorni grigi è il tuo unico rifugio da cui non vuoi essere spostato nè richiamato alla realtà.
Non ne vuoi sapere perché ha preso il sopravvento il Pesci lamentoso che vuole stare lì dov’è a lamentarsi ancora un pochino.
E allora stai pure ….. basta che sei tu a deciderlo in modo cosciente e non lo stai subendo. Prova a CONCEDERTELO non in modo vittimistico ma attivo e a essere meno severo con te… sei tu a voler stare ancora un po’ a prendere fiato prima di buttarti nel mare aperto della vita non c’è nulla di male.
Non scordarti mai che sei sempre tu che guidi la nave, anche se la fermi momentaneamente in un porto, non saranno le stelle in cielo a decidere e nemmeno qualcun altro al di fuori di te. Le stelle, l’Universo e la conoscenza profonda dell’Astrologia ci aiuta a posizionarci meglio con esso e a capirne i suggerimenti e a guardarci dentro con onestà e chiedersi a che punto si è.
A questo punto puoi decidere tu e rallentare, aumentare il passo o fermarti per una sosta.
MERCURIO retrogrado in ACQUARIO opposto anche a GIOVE retrogrado in LEONE, ci spingono anch’essi a rallentare il ritmo fuori, per guardarci dentro in attesa dello sbocciare della primavera. Quando questi pianeti riprenderanno il loro moto diretto ( Mercurio l’11 febbraio e Giove l8 aprile), sarà il tempo di andare più veloci e mettere in pratica nel mondo reale i pensieri sognanti, apparentemente poco pratici e inconcludenti di ora. E’ la nostra mente che li reputa e giudica così, in verità la reverie…le fantasticherie…l’ispiraz
Ricongiungiamoci anche al mondo delL’inconscio e del sogno, velato, nascosto e misterioso che è proprio lì al di sotto della coscienza…e per giungerci dovremmo farla tacere un pochino.« Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve
schiaccia l’anima che geme nel suo eterno tedio,
e stringendo in un unico cerchio l’orizzonte
fa del dì una tristezza più nera della notte,
quando la terra si muta in umida cella segreta
dove sbatte la Speranza, timido pipistrello,
con le ali contro i muri e con la testa nel soffitto marcito;
quando le immense linee della pioggia
sembrano inferriate di una vasta prigione
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,
furiose ad un tratto esplodono campane
e un urlo lacerante lanciano verso il cielo
che fa pensare al gemere ostinato
d’anime senza pace né dimora.”
Charles Baudelaire