Il Sole come il progetto della nostra identità
Chi è l’eroe? È la ricerca di qualcuno che parte, per seguire una nuova visione che esiste, in un modo e nell’altro, in ogni mitologia di cui io sia a conoscenza.
L’unicità va sempre rispettata e riconosciuta. È la cosa più importante, non serve seguire le indicazioni di un guru. Non puoi chiedere a qualcuno di darti la Ragione per, ma puoi trovarla solo tu.
Tu decidi qual è il significato della tua vita.
La gente parla del significato della vita, ma ci sono tanti significati, di vite diverse, e tu devi decidere quale vuoi che sia il tuo. In momenti di crisi, resta sulla tua traiettoria, stai attaccato ai tuoi ideali e cerca spiriti affini.
Questa è la regola della vita che sopravvive alla grande morte. Purtroppo, la mitologia e le religioni vengono a volte prese letteralmente, non come metafore e simboli utili ad allargarci la visione. Se non si comprende la metafora del mito e della religione, la crescita personale si interrompe con conseguenze certamente non positive e dando vita a posizioni scollegate con la realtà.
L’Eroe è dunque chi parte per l’avventura e riesce a portare a casa la risposta che dà nuova vitalità e consapevolezza alla comunità.
Perché ci sono due modi per vivere una vita con basi mitologiche. Una è di vivere nella sfera della tua gente, che è comunque una vita nobile. Ma ci sono persone, almeno quelle maggiormente aperte a nuove esperienze, che capiscono che la vita che stanno vivendo non li rende felici. È quindi chi crede ci sia altro, e quindi parte per cercare.
Ma per chi ha ricevuto la chiamata e sente che c’è un’avventura ma non la segue,e rimane invece nella società in cui vive da sempre perché sicura, la vita si rinsecchisce. E spesso, questa sensazione spesso arriva oltre la mezza età, quando si sa che si è arrivati in cima alla scala, ma ci si accorge, ormai tardi, che la scala è sempre stata appoggiata al muro sbagliato.
Se si ha il coraggio di rischiare, allora la vita, in qualche modo, si apre e ti viene incontro”. La cosa più importante che il mito ci insegna è di andare oltre ciò che noi percepiamo essere i limiti delle nostre possibilità.
Ogni mito, anche quelli che si rifanno alla religione, sono METAFORE DI UN PROCESSO DI TRASFORMAZIONE. Come il concetto di Sacro Graal, che non è un oggetto concreto, ma una metafora per un sentimento grande e intangibile.
( mito del segno del Leone/Sole – ricerca d’identità – Viaggio d’Individuazione Junghiana)
Gli eventi della vita dell’eroe, che si ripetono sempre e per tutti, seguono un processo rituale molto preciso. Il progetto del Sole rappresentato dal nostro segno zodiacale, nella Casa, e gli aspetti conflittuali o meno ad altri pianeti- sfide- tappe della nostra vita:
L’eroe, inizialmente, vive in un mondo ordinario, ma è infelice, scontento della propria vita. Desidera partire ma è molto combattuto, fino a che qualcosa lo convince a partire. A volte ha paura e torna indietro (questa è la Rinuncia alla chiamata) ma, se decide di partire – come spesso succede — incontra un mentore, un saggio, che e lo aiuta e lo consiglia.
Attraversa un limite una frontiera e si ritrova in un mondo sconosciuto, dove tutto funziona seguendo nuovi valori e nuove regole.
Affronta molte prove, incontra nemici e amici, dovrà affrontare sfide fino ad arrivare a confrontarsi con la morte o con la sua paura peggiore (Saturno).
Dopo l’incontro con la morte (Casa VIII – trasformazione), arriva una nuova vita.
L’eroe riparte per tornare e portare al suo vecchio mondo il dono di ciò che ha imparato, ma deve superare ancora gli ultimi pericoli. Sulla soglia che lo porta a casa dovrà fare l’ultimo sacrificio per rinascere nuovamente e superare i conflitti che esistevano prima che partisse. (ritorno alla Casa XII unione con il tutto).
La gioia a cui si aspira, si raggiunge sempre rischiando e non avendo certezze. Attraverso il viaggio.
Ma c’è anche chi la chiamata non la vuole vedere o seguire. Perché spesso, troppo spesso, soprattutto oggi, ci blocchiamo nella sicurezza del nostro piccolo mondo, delle nostre idee, delle nostre convinzioni, e non vogliamo proprio vederle cambiare.
Ogni uomo può essere un eroe, se riesce a capire quali sono i propri talenti e le proprie aspirazioni. L’importante è seguire il proprio “bliss”, e non importa se è nelle arti, nell’economia, in qualsiasi altra cosa che abbia la capacità di svegliare il nostro interesse e la nostra creatività.
Sicuramente, come in tutte le leggende mitologiche degli eroi, non si ha idea di come raggiungere l’obiettivo, sicuramente si attraversano momenti bui in cui non si sa come proseguire. Sicuramente c’è un senso di pericolo, perché nessuno ha mai preso quella strada…
Ma, poco alla volta, piccole cose cominciano a succedere, e si deve allora essere in grado di poter vedere i segnali che ci possono aiutare a proseguire. E, dove si inciampa e a volte si cade, si può trovare una risposta e un tesoro inatteso.
Anna Elisa Albanese
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Una risposta
Meraviglioso articolo Anna Elisa, è proprio quello che ho fatto negli ultimi due anni, un abbraccio
Ross