Ogni volta che vi trovate a giudicare qualcuno, che vi sentite disturbati per le sue manchevolezze, chiedete a voi stessi “Ma io, anche non in modo indentico, non ho forse lo stesso difetto? E la persona che giudico così aspramente, non ha forse delle buone qualità che io NON possiedo?”. Poi cercate di focalizzare l’attenzione su queste buone qualità.
Ricordate anche di domandare a voi stessi se avete dei difetti che la persona che state giudicando non ha. Queste considerazioni vi aiuteranno a prendere coscienza della vostra rabbia rispetto ai difetti degli altri, specialmente quelli del vostro partner. E se esse dovessero portarvi a concludere che avete meno difetti e più qualità degli altri, allora avreste un motivo in più per COLTIVARE LA VOSTRA TOLLERANZA E LA VOSTRA COMPRENSIONE.
Se faceste questo, dareste un grande impulso al vostro processo di crescita, infatti essere maturi significa, al di sopra di tutto, possedere la capacità di essere comprensivi ed indulgenti. Se vi manca questa capacità, tutte le vostre altre qualità non significano nulla.
Ma se vi impegnerete seriamente in questa direzione, la parte divina di voi stessi vi aiuterà ad essere più obbiettivi. Avrete sicuramente più pace, e ciò che adesso vi preoccupa tanto, cesserà di turbarvi.
Ogni volta che vi sentire turbati per causa di un’altra persona, vi DEVE ESSERE QUALCHE DISARMONIA ANCHE DENTRO DI VOI. Questo lo sapete già, ma lo dimenticate ogni volta che l’opportunità di esaminare voi stessi si presenta. Non dovrebbe interessarvi tanto iIL FATTO CHE L’ALTRA PERSONA SIA IN ERRORE, anche se è in errore molto più di voi,
cercate di trovare il piccolo granello di imperfezione in voi stessi, invece di concentrarvi sulla montagna negli altri. Perchè E’ PROPRIO QUEL GRANELLO MALSANO CHE VI DERUBA DALLA VOSTRA PACE e non la montagna di errori negli altri.
( Eva Pierrakos)
Quadro di E.Munch “Vampire” 1895