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PLENILUNIO IN BILANCIA, 31 MARZO 2018: LA STAGIONE DELL’AMORE

 

 

La Luna Piena, denominata anche Azzurra, avverrà il giorno 31 marzo 2018 alle 14.37 italiane, nel segno della Bilancia a 10.44°.

Una Luna che pone l’attenzione sulla polarità e il dualismo Amore e Libertà, questa Luna Bilancina, che mette luce sulla nostra capacità di stare in relazione o  meno con l’altro da noi. La Luna di marzo, sarà illuminata dall’opposto Sole in Ariete congiunto Mercurio (sempre in Ariete), che ha appena iniziato il suo moto retrogrado, e formerà una quadratura con Marte e Saturno congiunti nel Capricorno. Siamo in mezzo a un crocevia di tensioni importanti, che possono generare attriti in noi e farci sentire bloccati nell’azione (Marte e Saturno in Capricorno) e nella risoluzione di situazioni sospese, non solo relazionali, ma anche contrattuali. La Bilancia di questo Plenilunio, si pone come uno spartiacque  a mostrarci l’equità o meno dello uno scambio in cui siamo coinvolti, qualsiasi esso sia, come ci poniamo nei suoi confronti? La relazione è una corrispondenza, un principio in cui siamo coinvolti in modo attivo a partecipare e vivere uno scambio vicendevole tra le parti, di cui ognuna trae un vantaggio dal vincolo relazionale.

Com’è il nostro scambio relazionale? Siamo attivi, passivi? Lo subiamo? Ci sentiamo avvantaggiati? Svantaggiati? Sfruttati? Scarichi? Generosi? Domande scomode in questo Plenilunio, ma tanto vale ora scoprire i giochi e i patti sottesi che tengono legati i nostri rapporti. Ce ne sono? Se si, sono chiari onesti, o coperti da altri sotterfugi emotivi e patti non dichiarati?

Storicamente i matrimoni erano e sono tutt’ora dei contratti e hanno in sé della clausole. Spesso in amore le clausole non sono esplicitate e non manifeste, e il prodotto stesso dello scambio contrattuale, siamo noi stessi, ma in che misura possiamo esserlo senza sentirci usati? Vediamo più da vicino le energie coinvolte:

Luna Piena nel segno d’Aria della Bilancia, governata da Venere, appena entrata nel segno del Toro, ci mette di fronte alla nostra continua ricerca di unità e completezza tramite la relazione. La nostra situazione attuale, sia che siamo in coppia, sia che siamo soli, mostrerà il nostro grado di tolleranza nel essere visti, e conosciuti da un altro/a. Anche in periodi di estrema solitudine, a volte anche anni in assenza rapporti autentici e significativi, sono necessari alla rigenerazione di noi stessi. Stiamo mutando pelle nella solitudine e anche se non ci sembra, in quei momenti di separazione dal altri e non condivisione in cui vorremmo vicinanza e intimità d’amore, nel profondo di noi stessi, in verità abbiamo paura e non vogliamo essere avvicinati da nessuno. Non abbiamo ancora creato il vero spazio di fiducia ed è per questo che non attiriamo la giusta corrispondenza.

La Luna in Bilancia del 31  marzo, giornata vicina alla Pasqua, quindi molto bella nella sua amorevolezza, ci racconta del conflitto più antico insito nell’uomo: voglio essere in relazione, appartenere a un legame e amare (Venere – Bilancia), ma non voglio rinunciare alla mia libertà individuale e quindi temo di essere invaso dall’altro (Marte – Ariete).

 

Chiediamoci dunque se si annida nel profondo di noi qualche convinzione, anche risalente a ciò che abbiamo percepito rispetto alla relazione dei nostri genitori, la nostra prima unione degli opposti maschile – femminile, a cui abbiamo potuto assistere.

Sempre alle soglie della primavera, nella stagione del risveglio e degli amori, ci troviamo con questa Luna che, insieme allo sbocciar dei fiori, ci insegna ad amare un’altra volta, in qualsiasi modo siano andate le cose fino ad ora, possiamo scegliere coscientemente di spazzare antiche credenze. Venere e Marte, nel mito, erano amanti appassionati, litigavano e si riappacificavano continuamente, e questo ci racconta che la relazione non è qualcosa di statico, ma presenta movimento, cambiamento e dinamismo. I due segni Cardinali coinvolti, Bilancia e Ariete tirano in due direzioni opposte e contrarie – uno spinge nell’armonia, nel desiderio di piacere e nella ricerca di mediazione (Bilancia) l’altro verso l’individualità, la singolarità e l’iniziativa (Ariete), ma sono entrambi bisognosi l’uno dell’altra, proprio come i due amanti del mito. La spinta all’autonomia non può essere forte, se non c’è qualcosa o qualcuno da cui ci si separarsi, e la ricerca di unione e mediazione non può essere possibile senza una resistenza contraria. Il detto “L’amore non è bello se non è litigarello”, è quanto di più consono ci possa essere per questo Plenilunio. Non abbiate dunque paura di tirare fuori i sassolini dalle scarpe, far esplodere un conflitto, o tirare alcune somme di un rapporto sentimentale. Il punto ora è farlo, partendo da un diverso punto di vista: posso esprimere me stesso, senza per questo far saltare le relazione. Posso litigare in maniera costruttiva, e cioè per ricostruire insieme il nostro patto relazionale.   

 

Spesso quando dico che la Casa VII, Casa il suo co-significante segno della Bilancia, governa i contratti e i matrimoni, riscontro facce perplesse e deluse dal concetto che, entrando in questa famigerata relazione, o nel matrimonio, o in qualcosa di così definito, si perda tutto quel romanticismo e quel fascino in amore, che ci fa rimanere beatamente inconsapevoli. In effetti è così, l’innamoramento e il perdersi dentro l’altro così meraviglioso, non ha niente a che vedere con la relazione vera e propria. Non è un caso che un tempo si amava non chi si sposava e i matrimoni erano contratti vantaggiosi per famiglie stipulati a tavolino. Ora fortunatamente i tempi sono cambiati e soprattutto in occidente, possiamo scegliere con chi condividere la vita, sempre che lo vogliamo.

L’amore non è necessariamente collegato alla relazione e spesso lo dimentichiamo, possiamo anche amare chi non è in relazione con noi, possiamo amare chi non ci corrisponde e sognarlo; essere in relazione è qualcosa che si avvicina in maniera irreversibile al contattare l’altro essere e proprio come una danza, ascoltare cosa risponde in merito. L’astrologia che è saggia, mette infatti come Casa dell’innamoramento, la Casa V e il segno del Leone: tramite l’innamoramento noi ci riconosciamo, ci specchiamo nei suoi occhi e ci ritroviamo ….ma anche Narciso si era specchiato e non si era accorto che dall’altra parte c’era solo lui stesso…… quindi affinché dall’innamoramento si passi all’amore, è necessario passare da noi stessi e il nostro sogno romantico, all’amato in carne d’ossa ed entrare in Casa VII e nel simbolo della Bilancia. La vera relazione inizia quando cominciamo a vedere per la prima volta l’altro, che spesso non è quello che vorremmo che fosse! Molte storie d’amore finiscono qui, con la delusione delle aspettative dopo la bolla meravigliosa dell’innamoramento e la prospettiva poco edificante della fatica di conoscersi davvero per quello che si è e non per quello che si è immaginato.

Il segno della Bilancia, dunque è un segno d’aria, ed è colui che può avere la distanza intellettuale del pensiero, scevra dalle emozioni, per compiere al meglio una scelta matura e razionale sul chi vuole avere accanto nel suo contratto – relazione. Passato ogni romanticismo?

Questa Luna Piena quindi ci vuole insegnare cosa sia imparare a stare in una relazione sana e costruttiva e per farlo ci mostrerà le zone di disagio: la Luna formerà un aspetto di quadratura, quindi di tensione, con Marte e Saturno congiunti nel Capricorno, che a sua volte quadreranno Sole e Mercurio. Questa morsa tensiva, è proprio la spinta dell’elastico teso che ci offre la possibilità di saltare oltre e integrare, quello che al nostro Io cosciente, pare un conflitto irrisolvibile.

 

Potremmo dunque sentirci in dualismi e giochetti interiori che ci tengono sotto scacco: sento di non voler perdere l’altro e le relazione, ma per non perderlo sono costretto a rinunciare a molto di me stesso. Oppure: io quando sono da solo so scegliere per la mia strada, mi sento libero e in pace, ma solo. Quando sono in relazione perdo questa libertà perchè assecondo solo i desideri altrui, dimenticando i miei. E infine: Io ti desidero ma desiderandoti così tanto perdo me stesso nell’essere ciò che tu vuoi che io sia. Chiediamoci ora, indipendentemente se siamo single, sposati, fidanzati, come ci posizioniamo quando siamo in relazione:

 

A cosa rinuncio di me per non perdere l’altro? Vedo veramente l’altro o sogno e chiedo che sia come io lo voglio? A cosa invece non voglio rinunciare dei miei desideri e dei miei spazi a favore di una relazione?
Cosa mi spaventa dell’entrare troppo strettamente in relazione con qualcun altro?
Cosa metto in moto quando m’innamoro? Quali sono i meccanismi che riconosco come costanti?

 

Si dice, che soprattutto nello sviluppo delle nostre prime relazioni di attaccamento con i nostri genitori, il genitore con il quale si litiga di più e con cui si ha più conflitto, è quello con cui il legame relazionale è più solido. Quando scoprii questa cosa, mi diede molto da riflettere; il conflitto, la rabbia, le liti che hanno comunemente una connotazione negativa e che generalmente temiamo, sono possibili solo se il legante è saldo. Se la relazione non è solida, se noi non ci sentiamo sicuri dell’altro e del suo rimanere in relazione, ci esponiamo e apriamo di meno e la prima cosa che togliamo è il conflitto. Tradotto: la prima cosa a cui rinunciamo quando abbiamo paura di perdere l’altro è l’espressione di noi stessi.

Questo quindi ci dà modo di rivalutare e di considerare che le discussioni costruttive in una relazione sono ciò che muovono e portano avanti il rapporto in qualcosa di dinamico e attivo, e in contino mutamento, come le energie dei Segni Cardinali coinvolti. Possiamo via, via rintracciare i termini del nostro contratto e patteggiarlo. Certo con fatica, e chi l’ha detto che la relazione vera non lo è? Noi siamo in continuo movimento e così lo sono le persone accanto a noi, come potremmo congelare un rapporto non coltivandolo più? Non modulandolo? Non parlando di cosa ora desideriamo e di cosa è mutato?

 

Proviamo a ritradurre le frasi dette inizialmente, nella maniera più costruttiva ed evolutiva per noi: Se io amo e ti desidero, scelgo di vivere con te questa relazione (Luna – Bilancia – Venere), posso affermare me stesso e farti conoscere i miei desideri senza paura di perderti (Sole in Ariete – Marte), e posso imparare a comunicare con chiarezza (Mercurio in Ariete) confidando nella nostra comune maturità nel giungere a una soluzione che possa essere la migliore, non per dare ragione a me o a te, ma in nome della relazione stessa (Saturno congiunto a Marte in Capricorno).

 

Questo Plenilunio ci offre il coraggio di osare, di farci realmente conoscere e permettere anche così all’altro di farlo, non avere paura del conflitto e parlare apertamene (Sole e Mercurio in Ariete) non vedendo solo il nostro punto di vista, (Venere Bilancia) e senza temere nessuna sopraffazione, potere o umiliazione dalla persona che abbiamo scelto coscientemente di tenere nella nostra vita. Noi potremo pattuire nuovamente le condizioni, riformulare il rapporto, o scegliere in pieno libero arbitrio se lasciare perdere quel rapporto – relazione, senza sentirci le vittime impotenti, autonomi e in grado di interrompere il legame se le relazione di amore si trasforma in qualcosa d’altro o se i patti non sono più rispettati – Marte e Saturno congiunti in Capricorno – Forse non possiamo scegliere chi amare, perché al cuore non si comanda, ma possiamo scegliere con chi intessere una relazione.

Sono entrata a piccoli passi da poco nell’età adulta, quando durante la mia analisi personale, ho compreso, forse per la prima volta, che le relazioni da adulti, sono fatte di amore condizionato, non più incondizionato. Solo una madre e un genitore può amare in modo incondizionato il proprio figlio anche se diventa un assassino, noi invece da adulti possiamo scegliere liberamente se stare con un killer, diventarlo pure noi, o meno. E’ stato per me come una doccia gelata e ci ho messo tanti anni a capire che l’amore condizionato non è per nulla meno dell’amore incondizionato, cosa che tutti dentro di noi un po’ pensiamo, ma anzi, è l’amore più puro che scelgo ogni giorno di vivere coltivare, proprio perché scelto (Venere rappresenta la scelta).

Io che per troppo tempo, in nome del mio amore incondizionato, pensavo di poter salvare “assassini” e uomini perduti, in un infantile delirio di onnipotenza. Poterli cambiare! Questo credevo! … So già che questo argomento così complesso potrà gettare molte controversie, ma magari più avanti ritratterò meglio la tematica, in un altro articolo futuro ….. o alla prossima luna. Ora godetevi il Plenilunio e state semplicemente ad osservare il punto dove siete ora, quello e solamente quello, racconterà nel vostro intimo, se saprete essere onesti con voi stessi, la verità sull’amore e sulle paure nascoste dentro di voi. Fluite con esse e se vorrete condividetele. Non siete mai soli.

Amatevi….. tanto, ma non immolatevi,

Buona Resurrezione a tutti voi,

Anna Elisa Albanese 

” La stagione dell’amore viene e va
i desideri non invecchiano quasi mai con l’età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
La stagione dell’amore viene e va
all’improvviso senza accorgerti
la vivrai, ti sorprenderà.

Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non si scordano mai.

La stagione dell’amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.

Franco Battiato

 

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3 risposte

  1. Quanta saggezza nelle tue parole! E quanta verità… mi hai fatto riflettere parecchio e penso proprio che accoglierò questa Luna Piena in Bilancia con una consapevolezza diversa… Grazie di cuore! Un abbraccio! Francesca

    1. Ahahah Linda!!! grazie.. rido perché vedo la tua faccia mentre lo scrivi. Un abbraccio, Anna Elisa

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