
… Quale meraviglioso prodigio evolutivo, si cela dietro lo Scorpione .. che ogni volta passa attraverso la sua stessa morte – psichica, emotiva, della fiducia, fino all’impotenza – tentando in ogni modo di evitarla, ma camminandoci sempre molto vicino. Quale delicato e scosceso crinale è il saper percorrere da vero equilibrista qualcosa che si teme e ama in egual misura; perché sto così così vicino – rischiando ogni volta di cadere – a quella cosa che mi spaventa e attrae con la stessa forza?
C’è un detto che dice ” Se proprio non puoi sconfiggere un nemico, divieni suo amico”, e questo sembra dire lo Scorpione ogni volta che sta accanto a ciò che più cerca di controllare, ammaestrare e possedere. Forse la morte – la fine della cose – farà meno paura se sarò io stesso a sfidarla, deciderla e anticiparla? Non succede quasi mai invece che faccia meno male, o che si possa averne il controllo, anzi si finisce poi per esserne macchiati a nostra volta e a confonderci con essa – la contaminazione mortifera da cui si pensava di scappare – fino a non trovare più la nostra natura autentica originaria e sentirci defraudati del nostro valore. Fino alla prossima sfida ancora più furenti, ancora più disillusi, fino a quando non si imparerà – forse chissà – a non sfidare più la vita, ma a entrare in essa con vera fiducia e capacità di investire davvero tutto noi stessi – e non solo un pezzo sul crinale del baratro.
Ma quando ci si era traditi la prima volta (e non solo gli amici Scorpione che sanno bene di cosa parlo..), e quando ci si è scordati di poter essere anche diversi da così? Così spaventati da cercare di controllare la vita. A passare sempre per cattivi, finisce poi che ci si abitui, e poi che ci si creda davvero. Perché si è dovuti arrivare ogni volta così lontano dal punto di partenza? Per paura?
La paura che si crede di non avere, mentre si va a braccetto con la sfida e altri “cattivi” che si incontrano sullo stesso terreno (amori sbagliati, compagnie nocive, relazioni tossiche), che pensavamo di mutare (o salvare invece di salvare noi stessi) – che poi ci feriscono e deludono – mentre noi ci credevamo sotto, sotto, invincibili?
Lo Scorpione dimentica spesso la sua vulnerabilità e il bisogno affettivo che si annida al di sotto della sua mente sopraffina e il grande erotismo della sua personalità: la ricorda però di colpo, quando si ritrova disfatto e impotente di sul campo di battaglia. Quelle catarsi totali non servono forse ogni volta a rammentarglielo e a dirgli che forse deve smettere di giocare col fuoco?
Dovremmo imparare tutti a chiederci, se abbiamo forti valori Scorpione nel Tema, o un transito di Plutone sulla testa, se stiamo sfidando inconsciamente qualcosa, e se al di sotto della nostra motivazione, non si nasconda in verità un senso di sconfitta anteriore nel tempo – non di adesso – ma dal sapore amaro conosciuto e famigliare – che cerchiamo nuovamente di sanare o riscattare, ripassando per lo stesso scenario. Sarà lì che la nostra parte bambina spererà ancora di poter soverchiare la situazione. In questo meraviglioso e affascinante segno in cui troviamo una delle Lune Piene più importanti dell’anno – Luna del Wesak, purificazione e rinascita – c’è il bisogno di avventurarsi nell’ombra, per conoscere bene e profondamente il valore della luce, quando la si sta per perdere. Ho così tanti amici Scorpioni e persone che seguo o ho seguito nel mio lavoro, con un Plutone forte, o tanti pianeti in Scorpione, che nella loro esistenza vivono più “morti” di quanto sia umanamente possibile sopportare. Perché tutto questo?
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La cosa che più si teme e si cerca di evitare, è quella che inconsciamente ci attira. E aggiungo.. la si attira, perché è lì che io continuo a sfidare la vita. Con rabbia, dolore, ostinazione …. amore. Vado a sfidarla e stanarla proprio dove non c’era già da principio, e lo so! Quanti Scorpione dicono questa frase poi dopo che hanno perduto tutto per l’ennesima volta: “Ma io lo sapevo già che sarebbe andata a finire così!”. Perché allora se lo so già mi ostino così a ripassarci??
E’ la domanda che si apre ogni volta in questo periodo dell’anno – Sole in Toro suo opposto – e a novembre Sole in Scorpione – domande che aprono la via a dove in noi stessi, si nasconda il vero gancio che ci tiene qui. Ancorati alla vita. Esiste? O lo troviamo al pelo dalla perdita di quest’ultima? Lo Scorpione forse più di tutti non crede ci possa essere una motivazione alla sofferenza, ma più di tutti è quello che è chiamato a cercare la vera motivazione nella sua responsabilità negli eventi. E’ quello che più di tutti ha perso fiducia perché è stato tradito emotivamente e non solo, più e più volte, ed è proprio lui che dovrà trovare il bandolo della matassa. E lo farà ogni volta cadendo e rialzandosi, giurando a se stesso che questa volta sarà l’ultima volta che sarà deluso, che non ci cascherà più in questo dolore, che starà più attento, più guardingo, più furbo, più diffidente e controllante. Ed è qui che si annida la vera ombra che insieme a lui ci troviamo a provare a superare tutti in questo Plenilunio:
Siamo davvero all’oscuro – vittime – dello scenario esistenziale che vogliamo vivere, o stiamo invece scegliendo uno scenario di cui sappiamo già – IN PARTENZA E DA SUBITO – che deluderà perché fallimentare dal principio?
Perché scelgo un’assassino – e non un angelo – se poi so già che mi accoltellerà? Perché scelgo un uomo/donna non libero, se so già che mi lascerà o non potrà stare con me? Perché scelgo un lavoro che odio se so già che mi distruggerà? Per almeno tre motivi che nutrono la nostra parte ombra bambina da portare a consapevolezza: Uno: – Perché saperlo già da principio, mi dà un illusione di controllo – Due: Perché scegliere una situazione in partenza delusiva, riattiva una spinta onnipotente a potercela fare questa volta – non come da bambino in cui non ce l’ho fatta – a mutarla adesso e ribaltare tutto. – Tre: Perché scegliere di camminare nel fango che già conosco, mi dà l’alibi immenso di dar la colpa al fango che non è divenuto oro, e non al me stesso che non ci ha creduto da principio ed è stato in quel fango.
Usciamo, e non solo i miei amati Scorpioncini, dalla tentazione suprema di abbeverare ancora quell’ombra, ripiegare nel cinismo chiuso e arrabbiato, nelle strategie di chiusura controllanti e diffidenti, motivate dalla delusione, e proviamo invece a solcare scenari completamente diversi da principio. A dire NO subito quando arriva la tentazione del “Ma io posso farcela, io reggo, ce la farò con la mia persuasione/seduzione/ a farti cambiare idea”. No, basta reggere, basta insistere, basta resistere, ora bisogna vivere!
Bisogna essere felici, non strappare istanti di felicità a chi spazio non ha avuto per noi, né prima né dopo, e con cui noi ci ostiniamo a combattere una battaglia eterna. La stessa battaglia fallimentare combattuta molto tempo fa quando la mamma era lontana e forse ci ha fatto sentire soli e traditi nella nostra ingenuità, o il papà non ci ha visti e riconosciuti. Lasciamo andare quel dolore antico. Facciamone lutto. Quella rabbia di riscatto che rivive nello stesso teatro del presente, e allontaniamoci da subito, con amore, da chi ancora ci ripresenta lo stesso dramma dal primo minuto. Visto e rivisto. Molliamo la presa. Questo ora dovremo imparare ancora una volta nella stagione dei fiori e della vita che rinasce, e qualcosa rinasce solo se gli concediamo lo spazio necessario per germogliare, lasciando andare qualcosa del passato, che possa farci sentire come i veri padroni della nostra esistenza.
Buona Luna Piena in SCORPIONE a tutti voi, 27 APRILE 2021, alle ore 05.33 italiane …. Avevo detto che non avrei scritto più cicli lunari? E’ vero… ma chissà, oggi mi è venuta dal cuore, e ogni volta pubblicherò una vecchia immagine di miniature medievali per entrare un po’ nel sapore dell’antico simbolo.. e poi, se qualche parola mi giungerà dal profondo come adesso, la scriverò. Non potevo ridire qualcosa su questo amato e temuto Scorpione, che ci aiuta a conoscere le nostre ombre più recondite portandole a scaldare e nutrire – finalmente – nella ritrovata luce del sole, e nella stupenda tiepida pioggia di aprile.
Buona Luna Piena a tutti voi
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Illustrazioni: Book of Hours | ca. 1473 | The Morgan Library & Museum, NY

4 risposte
torni sempre su emozioni lontane e irrisolte…è cosi difficile essere padroni del proprio destino e capitani della propria anima…ma i tuoi doni sono fiori che non muoiono …in questa tremolante primavera….grazie…
Che meraviglia Barbara sentirti …. scritto stanotte .
Così è giunto, per dire ancora alte parole e ricercare significati anche per me, si un simbolo che evidentemente appartiene ed è inscritto in molti di noi . Ti abbraccio forte
Ho letto ciò che hai scritto, quasi trattenendo il fiato. Non sarei in grado di ripeterlo, ma non ho alcun dubbio che il messaggio profondo, intenso, che hai portato con le tue parole, sia dentro di me: come il pezzo mancante di un puzzle, che trasforma e da un senso al tutto. Grazie, Annaelisa….. a presto! Babi
Grazie Anna,
leggerti mi ha aperto il cuore e mi ha ridato una più chiara e lucida presenza sul percorso che sto vivendo. Hai l’arte della parola… che accompagna e fa vibrare.
Grazie. Catia