Uno splendido articolo di Maria Teresa Mazzoni a proposito di Saturno e il viaggio dell’eroe:
“Il transito di Saturno sui Punti Cardinali marca dei cicli minori rispetto al ciclo di 29 anni del pianeta; questi sono legati all’ineluttabilità del Tempo che “passando” segna sempre una diversa qualità di se stesso e questo “non fermarsi” diventa anche la molla di partenza per il viaggio dell’eroe.
Sappiamo tutti come Saturno rappresenti la nostra “limitazione” per eccellenza; indica il tipo di regole che abbiamo introiettato, i confini che ci sono stati imposti dall’educazione familiare e dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti. Con i suoi transiti Saturno sembra richiamarci periodicamente all’ordine anche perché nel tempo questo ordine cambia. L’uomo infatti man mano che cresce di età avverte la necessità di saggiare i propri limiti e oltrepassarli, si tratti di limiti personali o sociali; questi ultimi poi mutano con l’evolversi dei tempi e l’uomo in questione si trova a misurarsi con una morale diversa, con leggi esteriori e interiori diverse. I limiti quindi non sono inamovibili ma si spostano e il “viaggio” si riferisce anche a questa ricerca di spazi maggiori, di possibilità precedentemente negate non solo dalla società ma ancor prima dall’individuo stesso.
La conquista di nuove possibilità sappiamo comunque che richiede sempre molto coraggio, quel coraggio che l’uomo manifesta fin dall’inizio della sua esistenza perché la nascita stessa, se ci pensiamo bene, rappresenta un grosso atto di coraggio giacché in quel momento egli affronta un ignoto non meno sconosciuto della morte. E’ la prima sfida della vita e a questa ne seguiranno molte altre che segneranno via via il percorso: il nostro percorso. Sappiamo che questo non sarà lineare ma a spirale e ogni sua voluta rappresenterà una fase della nostra esistenza, una tappa del nostro “viaggio” che dovrà però sempre passare al vaglio di Saturno. Infatti come una volta il pianeta rappresentava il confine del sistema solare, e oggi che questo confine si è notevolmente ampliato rappresenta il limite di ciò che possiamo vedere a occhio nudo, a livello psicologico Saturno resta, nonostante i nostri aggiustamenti e cambiamenti, il limite tra ciò che è comunemente accettato e ciò che non lo è.
Ma Saturno non è solo colui che sorveglia il nostro viaggio ridefinendone ogni volta i confini: è anche colui che ci dà un motivo per partire. Il viaggio eroico infatti ha bisogno di una spinta, di una motivazione che lo faccia scattare e Saturno è questo impulso iniziale in quanto guardiano dei nostri limiti e quindi responsabile delle nostre frustrazioni e repressioni. La sua posizione nel nostro tema natale e gli aspetti che riceve indicano cosa egli ci chiederà durante tutta la vita mentre i suoi transiti, mettendo in movimento tutto il nostro “sommerso”, fanno riaffiorare quel tipo di esperienze che abbiamo cercato di dimenticare o quelle che avremmo voluto fare e abbiamo invece represso. Esso, muovendosi nell’oroscopo, segna il tempo in cui tutto viene nuovamente a galla costringendoci a fare un bilancio della nostra vita, una specie di rendiconto opprimente perché ci costringe a guardare in faccia i nostri fallimenti, le catene che ci vincolano, le responsabilità che ci ancorano, le paure che ci bloccano: tutte cose riconducibili alla posizione natale del pianeta ma alle quali, col tempo, non si può più sfuggire. Affrontare questi “fantasmi interiori” diventa allora la spinta che ci vuole per iniziare o per proseguire quel viaggio eroico la cui meta è la realizzazione dell’obbiettivo solare.
Saturno risveglia tutte le nostre ansie e frustrazioni ma in lui esiste una strana duplicità, quella esemplificata anche dal suo mito: egli ha prima liberato se stesso e i suoi fratelli dallo strapotere del padre ma più tardi ha inghiottito i suoi stessi figli per difendersi dalla possibilità che essi prendessero il suo posto; inoltre li ha prima inghiottiti e poi, costretto da Giove li ha vomitati facendoli quasi nascere una seconda volta. Sulla base di questo duplice ruolo Saturno, dopo averci fatto scontrare con una serie di ostacoli interiori ed esteriori, ci prospetta anche la via di uscita indicandoci una strada che segnerà di volta in volta la fine di un percorso precedente e l’inizio di un nuovo periodo.
Maria Teresa Mazzoni
Una risposta
Ecco Anna Elisa, oggi mi sono presa il tempo giusto ed ho cominciato a “metabolizzare” il nostro incontro. Avevo veramente bisogno di quella spinta, di quelle parole che hai temuto fossero dure ed erano invece il necessario sprone e, nel punto in cui sono, indispensabili.
Sei un aiuto meraviglioso e un esempio. Si, un esempio, anche se e’ un po’ soffocante sentirsi in questo ruolo, ma tu lo sei oltre questi confini e con la capacità e profonda umiltà che dimostri ogni volta, un esempio ancora più grande! Ti abbraccio con affetto sincero