IL SEGNO DEL TORO E IL MITO
Tra i vari miti che si ricollegano al mito del toro, uno dei più noti è senz’altro quello di TESEO E IL MINOTAURO. E’ un mito complicato con molte sfaccettature, ma aiuta a illustrare sia le difficoltà che le qualità principali del PROFONDO VIAGGIO INTERIORE di questo segno.
Minosse era il re di Creta e aveva una mandria di tori eccezionali che erano dedicati al dio Poseidone. Egli fece un accordo col dio e gli promise in offerta un magnifico toro bianco se Poseidone gli avesse concesso la supremazia sui mari. Il dio accettò, e Creta fiorì e prosperò.
Ma Minosse era avido e ingordo (problema caratteristico del segno) e quando giunse il tempo di sacrificare il toro, decise di ingannare il dio e di tenere per sè il toro bianco, offrendo al suo posto un esemplare più piccolo. Per vendicarsi, il dio, chiese aiuto ad Afrodite ( Venere), la dea dell’amore. Afrodite ispirò nella moglie di Minosse, la regina Pasifae, un’incontrollabile lussuria per il toro bianco (e la lussuria incontrollabile è un’altra caratteristica che si aggiudica i primi posti tra le “virtù” del Toro).
Pasifae incapace di reprimere i suoi desideri, si rivolse a Dedalo, l’artigiano maestro del palazzo, che le costruì un toro di legno in cui essa si nascose per potersi accoppiare col toro bianco. Da questa unione nacque il Minotauro , un’orribile bestia col corpo di uomo e la testa di toro, che si nutriva di carne umana.
Ora, il minotauro nella nostra storia è un simbolo del Toro che corre qua e là preso da pazzia sanguinaria. Col corpo umano e la testa di toro, la sua umanità è completamente oscurata dai suoi sfrenati desideri. Il minotauro, essendo un segno del disonore di Minosse, fu rinchiuso in un labirinto che era così complesso e impenetrabile che la bestia non poteva scappare. Nel labirinto erano gettati regolarmente alcuni fanciulli e fanciulle dati in tributo dai vassalli di Creta, per nutrire l’appetito di carne umana del Minotauro.
Teseo, il figlio del re di Atene, si offrì di unirsi al gruppo di vittime per uccidere il Minotauro. Con l’aiuto della figlia di Minosse, Arianna e del suo famoso gomitolo di filo, riuscì a orientarsi nel labirinto e, ucciso il Minotauro con una mazza, ritrovò la via d’uscita per mezzo della matasse di filo. Dopo aver compiuto l’impresa, Teseo fu fatto re di Creta, sposò la figli adel re e adottò il titolo ereditario di Minosse.
Sia Teseo sia il Minotauro sono ASPETTI DEL TORO. Come ogni mito, questo mostra altre cose e si può scendere via via ai suoi significati più profondi. Per prima cose indica che entro ogni Toro c’è questo conflitto basilare tra IL LATO UMANO ED EROICO E IL LATO BESTIALE CON I SUOI SFRENATI APPETITI. Il DESIDERIO è una forza dominante del toro, sia a livello di soddisfazione sessuale, sia a livello di mangiare, bere, denaro, stato sociale, o qualcunque altra cosa.
Quando il Toro è OSSESSIONATO dall’oggetto del suo desiderio, non c’è niente che lo trattenga. E’ come un rullo compressore: gli ci vorrà un po’ di tempo per capire cosa vuole e scaldarsi, ma, una volta che comincia a muoversi, niente potrà più fermarlo. Il trucco è di NON LASCIARSI TRASCINARE DAI DESIDERI, MA DI IMBRIGLIARLI PERCHè LAVORINO PER LUI, e di assicurarsi che i desideri, quali essi siano, come suggerisce la pittoresca immagine, non divorino la carne umana.
Bisogna notare che Teseo riesce nel suo intento per via del gomitolo di filo. Il gomitolo di filo ha a che fare CON IL PROGETTO E CON LO SCOPO. Il genere il Toro si muoverebbe goffamente e ciecamente nel labirinto, perchè non sa considerare in anticipo la possibilità di volerne riuscire; non possiede sempre la preveggenza. Ma armato di questa dote, il compito è reso facile.
IL LABIRINTO è IL GROVIGLIO DI PASSIONI ED EMOZIONI UMANE CHE COSì SPESSO SCONFIGGONO IL TORO. A causa del suo amore per la semplicità e la sua intensa avversione per le inferenze, le circonvoluzioni, i suggerimenti oscuri e ambigui, le motivazioni nascoste e le sfumature, spesso il Toro SI PERDE NEL LABIRINTO DELLE RELAZIONI UMANE E DELLA PROPRIA VITA INTERIORE. Ha terribilmente bisogno di un gomitolo di filo, cioè di un cammino chiaro e di un’idea della mappa del luogo. Dati questi, troverà la propria strada.
Se il Toro riesce a trovare IL SUO SCOPO, IL SUO SIGNIFICATO, qualche campo di lavoro che può occupare la sua incredibile forza ed energia o qualche missione concreta e che si conquista con la costanza e la perseveranza, è UN VERO ARTISTA, si tratti di una scultura, di una sinfonia, di un edificio o di un governo.
Nell’anima di ogni Toro c’è il bisogno di essere utile, di produrre, di costruire qualcosa di solido, permenente e tangibile che rimanga a testimonianza del proprio valore, del proprio merito. Per riuscire deve costruire QUALCOSA CHE DURI.
Finchè non troverà l’occupazione che lo terrà impegnato per tutta la vita, il Toro spesso è privo di scopo, letargico, passivo o dipendente dal sostegno altrui. Ma la sua natura è tanto quella di Vulcano- Efesto (altro mito del Toro) Dio del fuoco entro la terra,, quanto di Venere, la bella e pigra dea dell’amore, sua sposa. Mettete insieme i due, come fecero i greci nel mito, e avrete frutti meravigliosi.
Estratto da testi di Liz Greene
TORO e il simbolismo cromatico
ROSSO CORALLO ROSA
Segno fisso elemento di terra femminile domicilio di Venere
Quando la componente del guerresco Marte entra in fusione nella sua relazione con Afrodite, che è anche la dea dell’amore e rientra a sua volta nella sfera del rosso, genera Armonia, che nella scala psichica del rosso dà veramente luogo all’armonia. Il segno del Toro, governato da Venere, gode di questa armonia esaltata dal rosso corallo che accende d’energia la primavera inoltrata e prepara l’estate, e dal rosa che è la tenerezza affettiva.
Dove c’è rosa tutto diventa “fiorito”, floreale, tenero e profumato. Tutto è più morbido e dolce anche più affettuoso rispetto al timbro pieno e passionale del rosso, che accompagna lo slancio e gli inizi del segno precendente al Toro come ciclicità, L’Ariete.
Il rosato è il colore del derma umano, sano e ben irrorato di sangue, ossia il colore del corpo umano per eccellenza. Quindi il rosa è un colore molto vicino alla fisicità, ha anche a che fare con la tenerezza del corpo umano ed esprime, a seconda della percezione, l’affettività di uno sfioramento corporeo.
Fa parte del simbolismo dell’amore mistico, dove sempre nella tonalità caratteristica della passione, che alberga il profondo rosso sangue, muta nei torni di rosa, fino a toccare le corde dell’affettività interiore.
Al rosa è anche attribuita una certa leggerezza d’animo, qualcosa di pacatamente voluttuoso. Gioia estatica, pace, serenità, piacere, calma, pigrizia, potrebbero essere rosee componenti del tipo Toro che vive immerso nella bellezza fisica.
Acquarello di Luisa Penasa
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5 risposte
Interessante. Quale libro di liz greene consiglia in merito?
Grazie
Per iniziare “Astrologia è Amore” edizioni Astrolabio è perfetto
Grazie Anna Elisa! Ho letto con il piacere la tua sintesi delle caratteristiche più salienti del Toro. Una bella descrizione del mio segno, ( io terza decade), mi è piaciuta molto l’introduzione “mitica” 🙂 e devo dire che mi sono trovata in tutto anche nella scelta dei colori cari al Toro. L’unica eccezione è che il rosa ( stranamente! ) è uno dei colori che detesto…ma nella nuance rosa baby. Rosa antico invece mi piace tanto. Trovo molto vera l’affermazione che un Toro senza scopo è letargico e perso. Ed è un gran peccato perché avrebbe tanto da dare , soprattutto se raggiunto un alto livello di evoluzione personale e spirituale. Diciamo se si è elevato dalla materia a lui comunque tanto cara. Ed è vero ..un Toro almeno una volta nella vita rimane scottato nelle relazioni umane , deluso perchè troppo sincero e diretto per aspettarsi certe manipolazioni umane. Soprattutto nel campo sentimentale. Forse qui non farebbe male ad aprire meglio i sottili canali della percezione tridimensionale, spirituale, intuitiva e sotterranea tipica del suo segno opposto, ovvero lo Scorpione e stare un po’ più attento a chi donare il suo grande cuore e enorme carica affettiva.
Grazie mille cara Maja! Sono felice che ti sei ritrovata, e ti auguro ogni bene, Anna Elisa
Grazie di cuore Anna! Bellissima pagina e il post sulla Luna Nuova in Leone. Pongo tanta fiducia in questa lunazione di fuoco forse perché ho la Luna nel Leone e proprio a 10° , mi sembra gli stessi gradi di questa importante lunazione.
Grazie mille per donarci i tuoi scritti illuminanti e buon inizio nuovo e ogni bene anche a te!
Maja