
Ogni volta che non faccio da madre .. a mia madre.. , vengo “lasciata”. Ogni volta che mi sottraggo al patto non dichiarato di completa accoglienza e sostegno nei suoi confronti, vengo allontanata. L’Asse Casa II – Casa VIII – nasconde spesso al suo interno un tacito Aut -Aut che non permette un distanziamento sano, se non con il prezzo di una totale perdita, rottura e separazione del legame stesso.
Nonostante anni e anni di analisi personale e altrettanti di studi astrologici, mi è difficile non cascare ancora in certi trabocchetti, li vedo chiari e precisi eppure a volte ci ruzzolo dentro: totale appartenenza e annullamento di me stessa o totale separazione ma libertà, hanno contraddistinto il mio legame primario più conflittuale in assoluto: quello con mia madre.
Se sono riuscita a sviscerare (perdonare..), anni di infanzia difficili per la sua stessa storia personale, mi riesce invece difficile da adulta modificare una supremazia – da lei perpetuata – nei miei confronti, pena ogni volta la “punizione” del suo allontanamento tassativo, ferita e offesa del mio esistete separata da lei. Come un elastico che spezza a suo piacimento, ( e glielo lascio spezzare ogni santa volta )… le parole per spiegare non servono più oramai, semplicemente respiro e la lascio andare nel suo mondo interiore pieno di mostri che non ha mai placato, e che io, arresa ormai, ho smesso anche lontanamente di voler placare e salvare.
A volte fa più male di altre, altre sono felice e “dimentico” per un po’ il suo non esssre riuscita a curare i suoi disturbi ciclotimici, che negli anni, e in era Covid, sono peggiorati come ansia, paranoia e grande solitudine sottolineata a più mandate. Ma io devo vivere ….. e anche quando offesa, furiosa, mi scaglia rabbia e fa leva su miei antichi sensi di colpa conosciuti, ho imparato come i mille “al lupo, al lupo!” poi cadano di nuovo poco lontani come echi sordi e senza vita…. senza pericoli così grossi o paventati.
Dico spesso che Plutone è uno stato d’allerta di qualcosa che sta per avvenire, ma è una minaccia più temuta che effettiva – e la mia Luna – Plutone lo sa bene. La minaccia è quella che fa leva e tiene in pugno con la colpa e la paura. Passa un po’ di tempo e lei, mia madre, dimentica a modo suo, e prova a ricomporre il filo, non senza conseguenze mie, cicatrici che mi curo da sola, e quasi come un loop infernale, torna senza mai che l’esperienza sia digerita né compresa. Quello che io so .. è che scavo ogni volta più a fondo in qualcosa che è davvero quel mistero assoluto e indecifrabile che si annida nella Casa VIII e pone ogni volta la domanda aperta in tutte le mie relazioni affettive: a quali patti siamo pronti a giungere pur di non perdere qualcosa che per noi è di vitale importanza?
Quando ero piccola il patto non era esplicitato .. e per questo era impossibile scegliere di liberarsi da qualcosa che non si poteva vedere, ora invece vedo chiaro – la lucidità è come una lama che può separare con grazia chiururgica – e Plutone e la Casa VIII – dinamiche inconsce che trattengono il cambiamento – lo puoi sconfiggere solo con la luce. Ora che posso ribellarmi e non temere di “perdere la vita stessa”, posso “perdere” e lasciare andare … la guerra di sopravvivenza si fa sempre più dura ora che non sto più in quel gioco antico – e lei chiede di più sottraendo tutta se stessa e ricattando – sa che un tempo cedevo – un tempo, quello antico dell’infanzia, pur di averla vicina, avrei rinunciato a tutto di me. Pur di vederla felice avrei barattato la mia vita.
Rinunciare ai miei bisogni non era nulla per me, è stato semplice farlo e anche il dover imparare ad ascoltare quieta e brava come unico spettatore il suo spettacolo drammatico e solitario. Ho parlato spesso di mia madre, lo so, ma so che per molti di voi può essere utile, il mio squarcio di sofferenza può aprire spiragli di luce. Ho una Luna – già in esilio in Capricorno – in aspetto dinamico di Opposizione e Quadratura a ben tre colossi, come Giove, Saturno (esilio Cancro) e Plutone e l’opposizione di Luna – Saturno si gioca nelle mie Case II – VIII – .Quando frequentavo i miei corsi di astrologia, mostravano il mio tema come quello di una sopravvissuta che può essere l’esempio “che ce la si può fare”.
Eppure, anche se ogni volta ne sviscero un pezzo in più, l’accettazione di questo nodo che sbatte a destra e sinistra, ovunque io mi muova, non è di facile assimilazione e così certe sere, più dure di altre, lo condivido con voi, comprendendo che dietro ogni nostro compromesso, si annida e si nasconde la paura di perdere qualcosa che non abbiamo il coraggio di mollare. Perché i rapporti non vanno tenuti né con la persuasione né con il ricatto, e se sentite ancora di essere in qualcosa del genere, chiedetevi subito cosa avete paura di perdere. Io ho paura di perdere un sacco di cose … ma ho imparato a dire No.
Lei non capirà, io mi prenderò ogni volta della cattiva… eppure, ora sorrido e mi dico; doveva proprio essere molto importante per me essere ritenuta brava, se per tutto questo tempo, sono stata tenuta nel pugno di una mano forse, solo perché io stessa dubitavo di esserlo …. e qualcuno è stato così in gamba da stanare quel mio punto più debole e usarlo a suo vantaggio.

