Scopri l'archetipo del tuo segno

DAVID LYNCH

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DAVID LYNCH nato il 20 gennaio 1946, CAPRICORNO asc. SCORPIONE
 
 
 
 “Avrei voluto veder accadere cose nella mia vita. Sapevo che niente era come sembrava, ma non riuscivo a trovarne una prova.”

David Lynch

 

 

Mi piace immaginare David Lynch nella sua risoluzione evolutiva espressiva e assolutamente dinamica, dio un aspetto così conflittuale del Tema Natale come i tre pianeti in Capricorno, come Sole, Venere e Mercurio, tutti opposti al segno del Cancro:Saturno e Marte.

Mi capita spesso di analizzare Temi con Saturno in Cancro, specialmente situato in Casa VIII, ed è molto difficile dare senso alle sofferenze emotive che costellano questa configurazione cercando comprendere che il suo significato non è legato solamente al dolore affettivo dell’infanzia da portare alla luce (soprattutto prima parte esistenza), ma al faticoso frutto della saggezza che consegna in seguito se avremo imparato a scongelare e rendere consapevoli le emozioni dovute trattenere. Soprattutto ci insegna una capacità, (non in età giovanile), di conoscere e padroneggiare quel temuto ‘mondo infero’ la parte più inconscia, pulsionale e scottante di ognuno di noi.

 

Con Saturno in Cancro in Casa VIIl ci è un possibile vissuto di mancato contenimento e/o separazione veloce dalla madre nella fase dello svezzamento (6 mesi – anno e mezzo – Asse Casa II – VIII), o mancata/mal riuscita simbiosi iniziale con la madre, che ha reso necessaria la protezione offerta da Saturno. Il maestro che ci insegna (nella migliore delle sue trasformazioni evolutive), a padroneggiare (non controllare o soffocare) in maniera egregia e consapevole quel territorio intimo così sofferto. Conoscere alla perfezione tutte le sfumature che riguardano il Pathos l’intimità con un altro essere umano – le lotte di potere emotivo, la paura dell’abbandono – la manipolazione nascosta, le ombre e le pulsioni istintuali primitive, sono i temi tabù che si nascondo per chi ha forti valori da Casa VIII – Vita mea ..Mors tua – dice la parte rimasta spaventata, impotente e infantile finché non riuscirà ad avere la piena padronanza delle proprie risorse interne e non sentirsi ogni volta dipendente da qualcuno per la sua sopravvivenza.

 

 

Per un bel pezzo il dualismo – mi nutro – ho valore (Casa II) e quindi posso lasciare andare e condividere me stesso – intimità – senza morire (Casa VIII), sarà vissuto con una percezione di pericolo, la paura inconscia di essere ogni volta sventrati non appena ci apriamo e ci affidiamo a qualcun altro. Se io ho la percezione di non aver avuto abbastanza (latte materno, affetti, sicurezze, valore personale), sarà molto difficile che io riesca a condividere o a fidarmi dell’altro e a condividere nel settore dell’intimità profonda. Mi sentirò sempre privato e più debole, perché cercherò dall’altro il “pieno” che mi è originariamente mancato.

 

Scusate la lunga digressione; i valori Capricorno in II Casa di David Lynch, sottolineati doppiamente da Saturno (governatore Capricorno) in Casa VIII partono da un primo imprinting interiore di carenza (di cui Saturno ci ha offerto struttura difensiva), che via via, si dovrà trasformare in capacità di  essere  davvero autonomi (e non difesi) e la piena padronanza di sé.

 

William Shakespeare è un altro esempio di Tema Natale con Saturno in Cancro, e ha un potere rincuorante per me ricordarlo; chi meglio di lui è riuscito a parlare delle umane emozioni, delle ombre e del potere nascosto insito nei rapporti, dell’amore e di tutto ciò che è il nostro essere creature dotate di una coscienza affettiva?

 

È possibile grazie alla protezione di Saturno, che ha preservato una fragilità emotiva, poter passare dalle reazioni emotive incontrollate, al mondo dei Sentimenti.

 

Solo la possibilità di poter far funzionare quel Saturno in un segno d’acqua, è la porta d’ingresso al mondo emozionale, insieme alla Maestria, di saperlo osservare con distacco, dopo però averlo attraversato.

 

Chi dunque meglio di David Lynch (ricordiamo che Sole e Venere sono anche in Casa III – comunicazione – e Nodo Lunare in Gemelli!), è riuscito tramite la sua arte cinematografica, a farci entrare nelle ombre e nelle luci più recondite della nostra Anima? Credo che lui abbia davvero incarnato e potuto scaramantizzare e teatralizzare quello che conosceva al meglio. I mondi sepolti dell’inconscio, le velature di quello che si nasconde dietro le cose, la profondità dei nostri incubi. Per poter parlare di qualcosa, lo dobbiamo vivere, altrimenti è solo teoria.

 

Il suo punto di partenza, l‘ Ascendente Scorpione – ancora un segno d’acqua e con la stessa simbologia che si ripete : la Casa VIII e di Plutone, governatore dell’Ascendente si trova proprio nella Casa IX in Leone – la sua visione del futuro, la sua filosofia di vita, il suo palcoscenico Plutonico – Leonino creativo, la sua immagine filmata, il viaggio alla ricerca del vero credo interiore, l’onirico, il mondo inconscio che ha un’altra forma di comunicazione e ci parla di simboli e di rebus da decifrare. Linch ci prende per mano e ci porta in questi mondi dai contorni poco definiti che valicano altri confini, colorati di tinte noir con tipico accento nel conturbante. L’ascendente Scorpione ha spesso a che fare con un vissuto di ‘lotta per la vita’ e ll diritto alla vita. (questo Ascendente porta in molti casi il vissuto di una nascita difficile e un avvenuto possibile rischio di vita del neonato).

 

Dotato di tutta la precisione, memoria, pazienza e perseveranza che appartiene all’elemento Terra, ha potuto con i suoi valori Capricorno, (di cui un Mercurio che fa anche contatto con Nettuno, e lo traghetta in altri mondi), attraversare anche la metodicità e la disciplina interiore  della spiritualità che lui pratica e lo ha anche “salvato” – anni di meditazione trascendentale e contatto intimo con la sua essenza profonda, la capacità di poter sostare in se stesso e trovare quell’antico radicamento mancato nell’infanzia.

 

Una Luna in Vergine, proprio sul Medio Cielo, inoltre ci mostra anche la sua innata dote di “grande madre Verginea” che può infondere la sua conoscenza anche come insegnante, dando il suo nutrimento per il mondo con la sua dote di raffinata perseveranza e creatività al servizio dell’Anima.

 

 

Anna Elisa Albanese 

 

 

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Biografia:

 

 

David è figlio di un dipendente del Dipartimento di Agricoltura e a seguito del padre, che è costretto spesso a trasferirsi per lavoro, trascorre la sua infanzia vagabondando con la famiglia attraverso le cittadine del Nord-Est americano, tanto simili a quelle che compariranno poi nei sui film più celebri.
Intorno ai quindici anni, Lynch scopre la passione per la pittura e per il disegno e studia arte a Boston. Più tardi, nel 1965, viene ammesso alla Pennsylvania Academy of Fine Arts di Philadelphia, dove si stabilisce definitivamente.
A 21 anni sposa Peggy Lynch, che gli da una figlia, Jennifer, anch’essa regista e autrice del best seller Il diario segreto di Laura Palmer legato al successo di Twin Peaks. In questi anni, David Lynch inizia a coltivare la passione per il cinema e il suo amore per la pittura si trasforma pian piano in un interesse sempre maggiore per l’immagine in movimento.


Lavora a numerosi cortometraggi, poi si dedica anima e corpo al suo primo film, Eraserhead: la mente che cancella. Lynch si butta su questa pellicola in modo ossessivo per cinque anni, lavora di notte perché di giorno si guadagna da vivere distribuendo giornali, si trova spesso in difficoltà economiche e questo impegno lo conduce addirittura al divorzio con la moglie Peggy, nel 1974.
Finalmente, nel 1977, il film è terminato, ma viene giudicato non distribuibile per la sua assoluta bizzaria. Poi fortunatamente trova la sua naturale collocazione nei drive-in a mezzanotte e diventa in breve un oggetto di culto.

 

Grazie a questo primo lavoro Lynch viene notato da Mel Brooks che nel 1980 gli affida la regia di The Elephant man. Il film riscuote un successo straordinario e guadagna otto nomination all’Oscar, tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura.
Nel 1984, Lynch rifiuta di dirigere Il ritorno dello Jedi e accetta invece di realizzare Dune, tratto dal libro di fantascienza di F. Herbert e prodotto da Dino De Laurentiis. L’impresa è fallimentare, ma David si riscatta da questo flop grazie a Velluto blu, thriller angosciato che racconta di imbrogli, amori impossibili e personalità deviate e che gli regala la sua seconda nomination. Nel 1990 David Lynch si dedica alla tv e realizza uno dei serial di maggiore successo di tutti i tempi, I segreti di Twin Peaks.

 

Nello stesso anno vince la Palma d’Oro a Cannes con Cuore selvaggio, splendido road-movie allo stesso tempo violento e fiabesco. Nel 1992, ancora legato ai personaggi di Twin Peaks, Lynch realizza il lungometraggio Fuoco cammina con me, prequel della celebre serie televisiva che narra l’ultima settimana di vita di Laura Palmer, la giovane ragazza uccisa intorno alla quale ruota la vicenda. Il film è un insuccesso totale e Lynch si dedica nuovamente alla tv, poi dirige spot pubblicitari e videoclip musicali.
Il 1996 è l’anno del suo ritorno al grande schermo con il capolavoro Strade perdute, thriller in cui prendono di nuovo corpo le allucinazioni e le stravaganze del regista. Dopo il più solare Una storia vera, Lynch torna al grande successo con Mullholland Drive, che gli vale il premio per la regia al Festival di Cannes e la quarta candidatura all’Oscar.

 

Dopo la fine del primo matrimonio Lynch ha avuto tre lunghissime relazioni; quella dal ’77 all’87 con la sua seconda moglie, Mary Fisk con cui ha avuto un secondo figlio , una particolarmente chiacchierata con Isabella Rossellini e l’altra con la montatrice Mary Sweeney, che gli ha dato il suo terzo figlio, Ridley. I due si sono sposati nel maggio del 2006, ma dopo un mese hanno già annunciato la separazione di comune accordo. Lynch è stato designato il Leone d’oro alla carriera della Mostra di Venezia edizione 2006.

 

Negli ultimi anni David Lynch ha fatto più di chiunque altro per portare la tecnica di Meditazione Trascendentale all’attenzione del pubblico. Egli stesso ha praticato la tecnica per oltre 40 anni e dice di non aver mai saltato una meditazione. Egli attribuisce la sua leggendaria creatività alla sua pratica della Meditazione Trascendentale. Qualche anno fa ha partecipato a uno spettacolo teatrale presso la Scuola Maharishi a Fairfield, nell’Iowa ed è stato così favorevolmente impressionato da quegli studenti, che ha deciso di dedicare la sua vita a offrire al maggior numero possibile di bambini la possibilità di accrescere il loro pieno potenziale creativo. Nel 2005 ha fondato la David Lynch Foundation (DLF), che offre un sostegno finanziario per insegnare la tecnica della Meditazione Trascendentale a coloro che ne hanno più bisogno. Da allora la Fondazione ha portato la Meditazione Trascendentale a oltre 250.000 studenti, veterani di guerra, prigionieri e persone affette da PTSD in tutto il mondo.

 

 

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