JEANNE MOREAU,
23 gennaio 1928, ACQUARIO asc. TORO
Fascino manifesto e bellezza discreta. Jeanne Moreau rappresenta l’incarnazione della femminilità nella sua accezione più cerebrale. Meno materica dell’erotica Brigitte Bardot, a lei complementare, Jeanne Moreau è l’emblema più etereo dello charme. Lo sguardo nostalgico e l’espressione mai pienamente solare e limpida denotano un’attrice complessa, in cui il “non detto” alimenta il carisma di una donna inesplicabile. Icona del cinema francese e simbolo della Nouvelle Vague, Moreau ha permesso al cinema di fare della sua immagine l’espressione di un intero immaginario. Quello di una cultura mimetizzata nella realtà e negli angoli delle strade, addentrata inesorabilmente nei vissuti delle persone, prima che dei divi. Musa di L. Malle e di F. Truffaut, è stata l’incarnazione di una forte spinta innovatrice nel cinema, grazie a personaggi ambigui e tutt’altro che funzionali alla rassicurazione. Interprete di più di 100 pellicole, non poteva che essere raffigurata al meglio da una locandina e dal personaggio in cui anche Roger Erbert l’ha meglio identificata. Nel celebre poster di Jules et Jim, con i colori uniti al bianco e nero, il personaggio di Catherine è la perfetta sintesi di un’attrice dalle tante sfumature, in cui anche il sorriso più spontaneo viene contrastato dalla timidezza di due mani impacciate.