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Baudelaire

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CHARLES BAUDELAIRE, nato il 9 aprile 1821, ARIETE ascendente VERGINE

 

“Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

I loro desideri hanno la forma delle nuvole,
e, come un coscritto sogna il cannone,
sognano voluttà vaste, ignote, mutevoli
di cui lo spirito umano non conosce il nome! “


(C. Baudelaire)

Nel Tema Natale di C.Baudelaire troviamo numerosi pianeti – tra cui proprio il Sole in ARIETE, insieme a Saturno, Giove, Venere – posizionati in VIII Casa. Questo ambito appartiene ai mondi inconsci e celati alla Coscienza e il nostro Io, inteso come Identità Cosciente, si trova chiamato nel corso della propria esistenza a compiere vere e proprie catarsi nella dimensione del “limite” e del crinale . E’ la Casa della cosiddetta “condivisione di risorse con l’altro”, in cui siamo costretti a lasciare andare qualcosa di nostro e non temere di avventurarci nel luogo dell’intimità profonda con l’altro. Detta anche Casa “della morte”, intesa come morte dell’Ego, trasformazione, impermanenza – fine delle cose e dei cicli prima della rinascita e dei nuovi inizi. Ogni nuovo inizio passa da un aver abbondato qualcosa ed aver celebrato il suo lutto.

Credo che Baudelaire abbia amato dunque misurarsi con tutto ciò che l’ha condotto all’oltrepassare quel limite – il suo Sole, Saturno, Giove e Venere in Ariete – fuoco che infiamma – nella Casa di Acqua VIII – dove scendere nel profondo e sfidare la vita in ogni momento, esplorando ogni sua forma, “Inferno o Cielo cosa importa?”.

La Casa dove testiamo il nostro vero Potere in senso ampio e globale. Se ho davvero potere personale, sarò anche capace di perdere e mutare ogni volta pelle, se invece temo ogni volta di frantumarmi e disgregarmi, opporrò resistenza e controllerò tutti i cambiamenti della mia vita. In Casa VIII è dove si agisce anche inconsapevolmente la battaglia del Potere emotivo, del Potere sessuale e del Potere economico – i tre tabù dell’uomo e dove esso si svela come realmente è. La Casa VIII e il suo governatore Plutone, rappresenta quel settore dove ci aggrappiamo con tutte le nostra forze quando non vogliamo affrontare un mutamento – accettazione della temporanea perdita, impotenza, impermanenza della vita umana – e dove siamo pronti a barattare tutto e a “svenderci”. Dove abbiamo paura di perdere siamo ricattabili.

Ecco qui quello slancio che sentivo e amavo in Baudelaire nei miei anni turbolenti, quell’INIZIO DI METE E SFIDE che piace tanto all‘Ariete, e l’andare in profondità nella propria interiorità, anche a costo di perdersi …. di attraversare i proprio demoni.. tutti questi pianeti in VIII Casa che non si accontentano della superficie ma hanno bisogno di sondare e proseguire il viaggio. Quella sfida continua alla sopravvivenza che però fa contattare risorse altrimenti nascoste.

Solo rinascendo a noi stessi (per questo casa della morte), potremo capire il valore ultimo della nostra Anima, lasciando la libertà di scelta altrui, e non “abusando” o “costringendo” l’atro ad essere qualcos’altro per noi, per non perderlo. Per questo casa anche di “potere”, la Casa VIII, regno dello Scorpione e di Ade, è dove si incontrano i nostri demoni interiori e li si deve fronteggiare a costo della nostra stessa vita.

“Versaci, perché ci conforti, il tuo veleno. Noi vogliamo, per quel fuoco

che ci arde nel cervello, tuffarci nell’abisso, Inferno o Cielo, non

importa. Giù nell’Ignoto per trovarvi del nuovo.”

Sole in Ariete in Casa VIII, Ascendente Vergine, importanza decisiva di Mercurio, che si sposta dai confini razionali e di controllo della realtà oggettiva, abilità e mano con cui scrivere incessantemente nei caffè e nelle strade cittadine gremite di folla, verso le terre dell’immaginazione dell’infinito delle emozioni. Mercurio, Marte e Plutone in PESCI in Casa VII e luna in CANCRO Casa XI. L’espansione verso l’altro – specchio umano in cui riflettersi e cercarsi continuamente, tanta Acqua che scioglie quel fuoco dell’Ariete, diluisce ed esalta il fuoco, quel perdersi ovunque, nell’alcool e nelle poesie, negli amori, e nell’alcova cercata, nel mondo immaginario e nell’altrove, nei sentimenti e nel cosmo, che così’ tanto mi ha conquistato, anch’io nel mio viaggio, anch’io nel mio sentiero.

 Anna Elisa Albanese

“Amaro sapere, quello che si ricava dal viaggiare! Il mondo, piccolo e

monotono oggi come ieri, come domani, come sempre, ci mostra la

nostra immagine: un’oasi d’orrore in un deserto di noia!

Partire? Restare? Se puoi, resta, se è necessario, parti. Chi corre,

chi si rannicchia per ingannare il Tempo, nemico vigilante e funesto…

Vi sono, ahimè, dei viaggiatori senza requie”

C.Baudelaire

 

 

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Quadro di Giancarlo Giudice ” Il paradiso Islamico”

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