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CHARLIE CHAPLIN

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CHARLIE CHAPLIN, 16 aprile 1889. ARIETE ascendente SCORPIONE

 

Io amavo e preferivo Buster Keaton, artista ed acrobata poliedrico meno conosciuto, ma geniale (complice un professore che ai tempi dell’Accademia di Brera me lo fece conoscere e studiare). Non posso però non essere affascinata da Charlie Chaplin e l’arte che ha saputo creare che lo rendono immortale e sempre attuale. Se qualcuno non l’ha visto consiglio anche di vedere il film biografico con il giovanissimo Robert John Downey Jr. dal titolo Charlot.

 

La vita di Charlie è stata difficile fin dall’infanzia. L’Ascendente SCORPIONE racconta del suo inizio – nascita – nel mondo ai limiti della sopravvivenza e sfida, fatica e lotta per la conquista della vita stessa. La madre (LUNA in SCORPIONE che domina sull’Asse dell’Ascendente), sarà una figura importantissima e tragica per lui. Ricoverata in un ospedale psichiatrico e separata dal figlio quando Charlie era piccolissimo ha incarnato la paura più grossa che possa esserci per un bambino, quella dell’abbandono. L’allontanarsi dalla propria madre e sentire tutto il carico di dolore e di emozioni negative che lei stessa provava e su ci non aveva controllo (ombra Plutone/Scorpione della sua Luna).

 

Anche negli anni precedenti a questo tragico avvenimento, la situazione famigliare non era delle più rosee e tranquille, i genitori erano artisti di varietà; il padre avvezzo all’alcool e la madre, nel periodo della nascita di Charlie, era stata appena “colta” in un tradimento illegittimo. Tradimento da cui venne al mondo il fratellastro di Charlie ( sempre energie Scorpioniche e regno di Plutone delle cose nascoste). In entrambi i casi, non era proprio l’atmosfera stabile e tranquilla di una normale famiglia, ma qualcosa di originale, poco stabile e sicuramente segno di diversità era nell’aria (IV Casa in ACQUARIO).

 

E’ impossibile riassumere e forse comprendere la complessità della vita di C. Chaplin, non essendo noi che suoi umili spettatori, ma quello che ci ho tenuto a cogliere, è stata IL COME lui da tutto questa precarietà e sofferenza, ne abbia tratto L’ESSENZA E LA TRAMA della sua Arte- Vita.

Non si è lasciato distruggere da ciò che non ha avuto, ma è risalito e ha allargato la visione, la reattività e la spinta vitale del suo essere ARIETE, l’ha portato iniziare ogni volta nuova vita, espandendola e mettendo “corpo e anima” nel suo lavoro inteso come Realizzazione di Sé.

 

Il SOLE  in ARIETE in Casa VI, assume allora un significato davvero costruttivo e salvifico.  La Casa VI è nota come settore del ritmo, la salute e del lavoro quotidiano, spesso considerato limitante, possa vedere il suo più profondo significato spirituale e sottile, che spesso non viene colto. Il lavoro costante – corpo/salute/limite da Casa VI, per Chaplin è stato il motore, la risoluzione e l’obbiettivo. Luogo in cui poter fare esperienza, per acquisire identità e valore (Sole) e capacità realizzative.

La costanza, la disciplina e la continuità richieste da questa Casa, cosignificante della Vergine, sono state la via per incanalare tutto il fuoco dell’ARIETE altrimenti dispersivo e immediato. Il fuoco creativo ed anche conflittuale del suo SOLE opposto a URANO – anticonvenzionalità e innovazione – appartenenza e libertà – se non ci fossero stati questi limiti, che maturati diventano autodisciplina, probabilmente non avrebbe costruito così tanto.

 

I risultati li abbiamo davanti agli occhi tutti quanti. Il lavoro della Casa VI, inteso come affinamento continuo e costante delle proprie qualità – capacità con metodo, rafforzare il cammino giorno per giorno, un non mollare mai e apprendere, proprio come PROCESSO in continuo divenire.

 

Famoso il suo fascino e la fame di amore e di giovani fanciulle che non si è fatto mai mancare anche in età molto matura (le sue storie d’amore con partner con moltissima differenza di età). MARTE e VENERE in TORO in Casa VII, opposti alla LUNA in SCORPIONE quadrati a SATURNO e trigono a GIOVE. Energie sensuali, ingorde e spesso orientate a cercare nell’altro la conferma affettiva e nutritiva.  La voragine affettiva dell’infanzia (Saturno), forse riuscita in parte ad essere colmata con i beni materiali conquistati con i suoi guadagni, ma la ferita antica e sepolta nell’infanzia di povertà, è forse rimasta come nodo e voglia di riscatto nelle sue relazioni.

La non – sicurezza delle risorse primarie – GIOVE in CAPRICORNO in II casa, IV casa in Acquario e Saturno in X, non potrà mai essere colmata del tutto, rimarrà quella vena malinconica e struggente, che ce l’ha fatto così tanto amare in film come il Monello e nel romanticismo del suo personaggio del barbone – clochard.

 

 

Non a caso il suo Nodo Lunare in CANCRO in IX Casa, punto più alto del Tema e della VOCAZIONE e filosofia di vita, rappresenta il nutrimento che ha dato al mondo, perchè nella sua vita ha imparato a NUTRIRE prima se stesso e poi il mondo, con tutto il materiale artistico che ci ha regalato –  URANO in BILANCIA in casa XI opposto a Mercurio in ARIETE in V casa.

 

 

Anna Elisa Albanese

 

 

 

 

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Com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama “rispetto”.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama “maturità”…


Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama “stare in pace con se stessi”.


Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama “sincerità”.


Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso… all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”… ma oggi so che questo è “amore di sé”.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama “semplicità”.


Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo.
È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo “perfezione”. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l’intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di “saggezza interiore”.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è la vita.

 

 

 

 


Charlie Chaplin

 

 

 

 

1915: British actor and director Charlie Chaplin (1889 - 1977) stretches and yawns in a full-length promotional portrait for his film 'The Tramp'. (Photo by Hulton Archive/Getty Images) 

 
 
 

1915: British actor and director Charlie Chaplin (1889 – 1977) stretches and yawns in a full-length promotional portrait for his film ‘The Tramp’. (Photo by Hulton Archive/Getty Images)

 

 

 

 

 

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