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VITA, AMORE E MORTE

 

 

 

 

Una delle difficoltà fondamentali dell’uomo è la battaglia per superare il DUALISMO tra LA VITA E LA MORTE. Da questo conflitto di base derivano tutti gli altri problemi, le difficoltà, le paure e le tensioni contro le quali dovete lottare. Non importa come questo conflitto si manifesti – come paura della morte, dell’invecchiamento, o dell’ignoto – esso nasconde sempre LA PAURA DEL PASSARE DEL TEMPO.

 

Per alleviare questa paura, l’umanità ha creato concetti filosofici, spirituali, religiosi. Ma i concetti, anche se provengono dalla propria esperienza diretta, non possono alleviare la tensione. L’unico modo per superare la paura e riconciliare il dualismo, è quello di indagare nell’ignoto che più temete: LA VOSTRA PSICHE.

 

Nella misura in cui non siete consapevoli di cosa sta avvenendo dentro di voi, avete paura del “grande ignoto”. Quando si è giovani, la paura della morte non viene, in genere intensamente avvertita, ma prima o poi, ogni essere umano comincia e confrontarsi più direttamente con essa. Voglio sottolineare ancora una volta: nella misura in cui conoscete voi stessi, vi sentire completi, la verità è appagante e le vostre potenzialità latenti vengono realizzate; nella stessa misura, non vedete più la morte come una minaccia, ma come uno sviluppo organico della vita.
L’ignoto non costituisce più per voi un pericolo.

 

Uno degli ostacoli maggiori al superamento della paura della morte, è il timore DI LASCIARE CADERE LE BARRIERE CHE VI SEPARANO DALL’UNIONE CON UN ALTRO ESSERE. C’è un collegamento diretto tra queste tre paure: la paura DEL PROPRIO INCONSCIO, la paura di AMARE e la paura DELLA MORTE.


Realizzarsi personalmente significa realizzarsi come uomo o come donna, in definitiva, non potete veramente realizzarvi se non superate la barriera con il sesso opposto, diventando veri uomini e vere donne. Naturalmente, ci sono anche altri aspetti nel processo dell’auto-realizzazione. Potete, per esempio, non essere consapevoli di certe vostre potenzialità: i vostri talenti, i vostri punti di forza, le vostre inerenti qualità positive, quali il coraggio, lo spirito d’iniziativa, l’apertura mentale, la creatività, ecc. QUando non si è ancora superata la barriera che separa l’altro sesso, ci si può realizzare solo in modo parziale. Infatti questa barriera indica una resistenza a crescere fino in fondo e il desiderio di rimanere attaccati ad un’artificiale condizione infantile.

 

La morte ha due facce: coloro che ne hanno paura e che si aggrappano timorosamente al loro piccolo io, possono considerarla come uno stato di separazione e di isolamento; ma per coloro che non hanno paura di vivere veramente, di estendersi verso gli altri, di superare i limiti del loro piccolo io, la morte è la gloria che l’unione sulla Terra potrebbe essere e forse più! Perciò in ultima analisi, la battaglia per la realizzazione personale, deve condurre, in primo luogo, A RIMUOVERE LE BARRIERE TRA LA COSCIENZA LE AREE NASCOSTE DELLA VOSTRA PSICHE.


Non sempre queste areee nascoste sono coperte ed inconsce: spesso sono proprio di fronte ai vostri occhi, e non dovreste fare altro che guardarle.
In secondo luogo DOVETE ELIMINARE LA SCISSIONE TRA VOI E COLORO CHE VI STANNO VICINO,

 

 

indipendentemente da cui queste persone siano in un determinato momento.
La terza barriera è quella che si trova TRA VOI E LA CORRENTE COSMICA. Quando vi farete guidare da questa corrente, capirete il suo reale valore.

Coloro che hanno paura di se stessi e degli altri, e quindi DELLA CORRENTE DELL’ESISTENZA, non hanno fiducia nello scorrere del tempo. Si aggrappano al loro piccolo io, creando una parete tra loro stessi e la loro coscienza superiore.

 

 

 

 

 

Da Eva Pierrakos,Unione creativa’

‘Morte e vita’ G.Klimt

 

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