Wolfgang Amadeus Mozart, nato il 27 gennaio 1756, ACQUARIO ascendente VERGINE
Non so scrivere in modo poetico: non sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un ballerino. Ma posso farlo con i suoni: sono un musicista.
W. A. Mozart
Amadeus, come ci ha mostrato anche il bellissimo sceneggiato televisivo sulla sua vita, fu molto Acquario e questo spiega, almeno in parte, perché non fu compreso dai suoi contemporanei e soltanto diversi anni dopo la sua morte i connazionali e l’Europa tutta lo piansero come uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi. L’Acquario, come si sa, ha una innata passione per la musica che rappresenta uno dei tratti distintivi del segno al punto tale che quando troviamo nell’oroscopo di bambini forti valori di questo segno zodiacale, consigliamo senza esitare, ai genitori, di indirizzare il piccolo verso lo studio della musica, cogliendo così una utilissima informazione che ci viene data dal tema natale e che può costituire la base per la nascita di un “ragazzo prodigio”. Cos’è, infatti, un ragazzo prodigio se non un adolescente che ha iniziato, sin da giovanissimo, a praticare un’attività per la quale era “tagliatissimo” fin dalla nascita?
La diottria in più che ci dà l’astrologia ci permette di riconoscere le stimmate di una vocazione fin dalla nascita e questo, oggi, fa sì che si possa consigliare ai genitori come indirizzare i loro bambini verso il meglio e non in rapporto alle aspirazioni mancate del papà o della mamma. In questa nostra epoca le carriere professionali sono migliaia o decine di migliaia e diventa sempre più difficile stabilire se Tizio sarà un astronauta o un progettista telematico o un cancelliere, ma pur sempre ci è dato di riconoscere, all’impronta, le grosse aree d’interesse che possono comprendere l’espressione della libido di un singolo. I grandi temi restano ancora oggi la musica, lo sport, l’esplorazione scientifica, l’attività artistica, eccetera. “Costruire” un bambino cosiddetto prodigio, vuol dire – allora – soprattutto oggi, individuare da subito l’inclinazione fortissima verso un’attività specifica e fare in modo che il soggetto la pratichi sin dalla più tenera età.
Mozart nacque da padre musicista, bravo ma non celebre, che lo indirizzò sin da piccolo verso la musica, con una ostinazione che si sposò prestissimo con il grande amore del soggetto per la stessa. Johann George Leopold Mozart sfondò una porta aperta consegnando nelle piccolissime mani del nostro il suo primo strumento musicale. Il piccolo Amadeus iniziò a suonare, leggendo la musica, sin dall’età di quattro anni, dimostrando una impressionante familiarità con le sette note, al punto che prestissimo non si accontentò più di eseguire brani scritti da altri e decise di crearne di propri, dando così inizio, a sei anni, alla sua meravigliosa produzione che avrebbe fatto di lui uno dei più grandi musicisti d’ogni tempo.
A mio avviso un oroscopo brilla non soltanto quando nasce sotto una dominante Giove, ma ogni qualvolta vengono cavalcati, da prestissimo, i simboli che l’oroscopo stesso indica attraverso i disegni della sua composizione planetaria. Soffermiamoci su alcuni punti e cioè sullo stellium in quinta Casa, sui fortissimi valori Acquario e sulla dominante Urano.
La quinta Casa è quella zona di cielo dove transita il Sole ogni giorno, mediamente tra le venti e le ventidue. In questo intervallo di tempo, solitamente, anzi per millenni, e quasi dovunque, l’uomo si è divertito. Ancora oggi che le onde elettromagnetiche hanno rivoluzionato la nostra vita e ci fanno vedere in diretta l’allunaggio notturno degli astronauti americani o la partita di calcio in Corea da seguire in Italia, mettiamo all’alba, permane, per larga massima questo indirizzo. Ripeto, le classificazioni temporali che sono state valide e omologhe per millenni, in moltissime civiltà e soprattutto nella nostra, ci dicono che gli uomini hanno quasi sempre destinato allo svago ed al divertimento o all’amore le ore del giorno comprese tra le venti e le ventidue; tant’è che ancora oggi, tranne pochissime eccezioni, pur potendo osservare una quarantina di reti televisive diverse, si è costretti ad assistere, in quella partizione di giornata, ai cosiddetti spettacoli di disimpegno, di relax, di varietà, di musica, di balletto, eccetera. Quelle sono anche le ore in cui solitamente si va a cena o si esce per fare l’amore.
Ebbene, allora, non per caso chi nasce o nasceva a quell’ora è intercettato dalle stimmate di un indirizzamento libidico relativo ai valori della quinta Casa. Per questo Mozart, che non poteva vedere la televisione, cui furono risparmiati gli orrori dei cartoni animati giapponesi ed il flagello della droga o di un’infanzia di miseria da favelas brasiliane, turche, africane o sud-italiane che fossero, messo davanti ad un clavicembalo, poté esprimere tutta la potenza della sua creatività (la sua quinta Casa, appunto) nella direzione della musica che resta uno dei settori elettivi di espressione di questo affascinante campo. Non solo, ma se proseguiamo in questa analisi che non vuole essere giustificazionista a tutti i costi, ma semplicemente “da manuale”, ci accorgiamo anche che la musica del soggetto non fu affatto compresa o del tutto compresa dai suoi contemporanei, tant’è che figure assai più modeste di lui, come l’italiano Antonio Salieri, ottennero molto più successo, onori, prestigio e denaro. Solo dopo diversi anni i connazionali, e successivamente il mondo intero, scoprì in tutto il suo spessore il genio Mozart e lo celebrò con la dovuta giustizia.
È destino di tantissimi Acquari di non essere compresi, di andare contro corrente, di anticipare le mode ed i tempi di almeno un quarto di secolo.
Una mia simpatica amica del segno, venti anni fa fu tra le prime ad indossare jeans sotto la giacca da smoking, provocando il disprezzo e perfino gl’insulti dei suoi contemporanei e cittadini. Oggi la stessa veste di grigio, per quello stesso bisogno di distinzione di allora, in un mondo che, sotto questo aspetto, sembra impazzito e associa qualsiasi colore con le forge più strane.
Wolfgang, ricordiamolo, era moltissimo Acquario, avendo ben quattro astri nel segno e la dominante Urano. Dunque, per lui, l’accoppiata Acquario/quinta Casa significò una straordinaria creatività musicale, ma non solo quella. Il suo cuore si infiammò spesso per le donne e corse dietro a molte fanciulle, cosa per la quale, credo, nessun uomo ha mai perso la faccia, così come oggi avviene anche per le donne che coltivano l’identica passione, coniugata al maschile.
Di Acquario e di uraniano Amadeus aveva anche lo spiccato gusto di vestire bene e comunque in maniera tale da distinguersi sempre dagli altri.
Marte in decima Casa ci dice del suo impegno professionale. Lavorava moltissimo e nei pochi anni che visse produsse tanto. Ma Marte in decima furono anche le sue battaglie contro la censura che allora, come oggi e come sempre, vorrebbe imbavagliare tutti per esprimere soltanto la stupidità di un potere, per quanto minimo possa essere lo stesso, dalla direzione del traffico alla presidenza di un condominio.
Egli fu un uomo semplice e tendenzialmente mosso dall’amicizia, che non seppe distinguere i nemici da coloro che lo incensavano. Ebbe molti nemici, ispirati dall’invidia, a cui egli si rivolgeva con tutta l’apertura di cui un Acquario è capace. Il maestro italiano Salieri gli fu perennemente ostile e qualche biografo ipotizza anche che l’abbia avvelenato, determinandone la morte prematura (il 5 o il 6 dicembre 1791).
Ancora oggi, a questo proposito, si intervistano grandi medici sulle cause probabili della sua scomparsa ed i pareri, a questo riguardo, sono tutt’altro che concordi.
Se, però, Mozart non ottenne in vita lo straordinario successo che lo colse da morto, non si può neanche dire che fu del tutto disconosciuto e ignorato. Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte, Il ratto dal serraglio e Il flauto magico, pur non comprese fino in fondo dai contemporanei, gli permisero di vivere in buone condizioni e di ottenere una discreta celebrità, celebrità che forse fu maggiore nei primi anni della sua vita quando suo padre, rivelandosi un abile impresario, lo portò in giro per l’Europa come bambino prodigio e diversi monarchi, regine e grandi signori stravidero per lui.
Ciò nonostante egli morì poverissimo e pieno di debiti. Come mai si chiederanno molti, con il suo bel Giove in seconda Casa? La spiegazione di ciò, a mio avviso, risiede in due punti fondamentali: la dominante Urano e la sua grande generosità. Egli fu, infatti, l’Acquario di tipo generoso e non egoista (come molti suoi consignei che sviluppano una sordità fisica per esprimere tangibilmente il loro non voler avere a che fare con l’umanità). Per questa generosità spese sempre moltissimo, a cominciare dall’abbigliamento, e diede agli altri più di quanto le sue finanze potevano permettergli. Ecco, allora, che Giove in seconda Casa significò, al positivo, la grossa capacità di guadagnare e, al negativo, il pochissimo senso critico che fu il suo pessimo amministratore finanziario. La dominante Urano caratterizza le esistenze ricche di colpi di scena, di grandi mutamenti, di alti e di bassi, di fulmini a ciel sereno. Si tratta di una dominante che può illustrare il destino di uomini capaci di grandi imprese e di entrare nella storia, ma anche di finire male e presto, proprio come avvenne per questo genio musicale che ispirò e continua ad ispirare grandissimi musicisti.
Io non mi intendo di musica e non sono neanche un appassionato della stessa, ma quando ascolto la sua sinfonia numero 40, mi sento meglio.
Ciro Discepolo
da un articolo del 13 maggio 1989